La dieta mediterranea aumenta le prospettive di vita degli anziani

Salute e Benessere
Foto di archivio (ANSA)

Il regime alimentare tipico della zona meridionale del vecchio Continente, secondo uno studio pubblicato sul British Journal of Nutritions, sarebbe in grado di incidere sulla salute delle persone al di sopra dei 65 anni 

La cosiddetta 'dieta mediterranea', ovvero il regime alimentare particolarmente diffuso nella zona meridionale dell'Europa, sarebbe in grado di proteggere la salute degli anziani e, addirittura, di allungarne la vita. Secondo una recente ricerca, pubblicata sul British Journal of Nutritions, infatti, essere fedeli alla dieta sarebbe associato a una riduzione del 25% del rischio di morte per le persone di età superiore ai 65 anni. Lo studio, condotto dall'Istituto Neurologico Mediterraneo Neuromed I.R.C.C.S., ha preso in esame le condizioni di salute e il regime alimentare di 5200 persone, reclutate all'interno del progetto Moli-sani. A queste, si sono aggiunti altri risultati di diversi studi epidemiologici pubblicati in numerosi paesi del mondo, per un totale di ben dodicimila soggetti analizzati.

Una lente d’ingrandimento sugli over 65

Attraverso la ricerca è stato possibile puntare la lente d'ingrandimento sulla popolazione over 65, in costante crescita in Europa e nel mondo (si stima che, tra qualche anno, rappresentaranno circa un quarto della popolazione europea). Nonostante fosse risaputo che l'adozione del regime alimentare, riconosciuto dall’UNESCO come bene protetto e inserito nella lista dei patrimoni orali e immateriali dell’umanità nel 2010, sia in grado di condizionare la salute delle persone, non era ancora possibile determinarne con esattezza l'incidenza sulle aspettative di vita.
"I dati dello studio Moli-sani - sottolinea l'epidemiologa del Dipartimento, Marialaura Bonaccio, - mostrano chiaramente che un modello tradizionale della dieta mediterranea, ricco di frutta, verdura, pesce, legumi e olio d’oliva, sia generalmente associato a una importante riduzione media del rischio di mortalità, soprattutto nelle persone anziane".
La rilevanza dello studio emerge nell'osservare come anche un fattore facilmente modificabile, quale l'alimentazione, possa assumere un peso specifico non indifferente sul rischio di morte nella popolazione anziana.

La dieta mediterranea resiste al Sud e tra gli over 50

Secondo un altro studio, sempre condotto dal medesimo Dipartimento, è stato possibile tracciare una sorta di identikit del consumatore mediterraneo contemporaneo. Dalla ricerca, pubblicata sulla rivista European Journal of Public Health, è emerso come la dieta sia maggiormente seguita nelle regioni meridionali della Penisola e come sia scelta soprattutto dal genere maschile e dalla popolazione over 50. Un altro dato interessante riguarda l'importanza dello stato socioeconomico delle persone nella scelta del regime alimentare da seguire.
La stessa Bonaccio ha infatti spiegato come siano proprio gli individui con un livello di istruzione superiore ad aderire maggiormente alla dieta mediterranea; un dato che sembra valere soprattutto per il nord Italia. Al Centro e al Sud, invece, sarebbe l’età a determinare i motivi di questa scelta.

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