Sindrome di Asperger, tra genio e bullismo: il 18 febbraio la Giornata Mondiale

Salute e Benessere

Il disturbo, una forma di autismo che si manifesta fin dalle prime fasi dello sviluppo, colpisce 6 persone ogni 10mila. Tra questi anche personaggi noti, come Greta Thunberg e Susanna Tamaro. “La scuola potrebbe fare di più”, denuncia la pedagogista Giovanna Pini

Il 18 febbraio si celebra l’International Asperger Day, la Giornata Mondiale dedicata alle persone con la Sindrome di Asperger (COS'È). Dalla giovane attivista svedese contro i cambiamenti climatici Greta Thunberg (FOTOSTORIA) alla nota scrittrice italiana Susanna Tamaro, sono diversi i personaggi “Aspie" - termine per indicare chi soffre della sindrome di Asperger - che hanno raccontato pubblicamente la loro storia e il loro rapporto con questa forma di autismo, che colpisce 6 persone ogni 10mila.

Cos’è la Sindrome di Asperger

L'Asperger è una forma di autismo che si manifesta fin dalle prime fasi dello sviluppo e comprende una serie di difficoltà legate soprattutto all’interazione sociale, alla sfera affettiva e motivazionale e all’area sensoriale e percettiva. A differenza di altri disturbi dello spettro autistico, i soggetti affetti dalla sindrome di Asperger hanno un profilo cognitivo nella norma e in alcuni casi superiore alla media e possiedono le stesse abilità di apprendimento degli individui che non ne sono affetti. Spesso le persone con questa specifica sindrome sviluppano interessi particolari e sono in grado di specializzarsi con successo in temi specifici diventandone degli esperto

"Otto su 10 vittime di bullismo"

"Le persone con Asperger possono presentare tantissime sintomatologie: sono sensibili ai rumori, non amano posti affollati, non capiscono le metafore, non amano andare a scuola, hanno tantissime manie", spiega all'Agi Giovanna Pini, pedagogista dell'Università Roma TRE e presidente del Centro nazionale contro il bullismo Bulli-STop. “Non è facile riconoscere un Aspie", dice Pini, spiegando che la diagnosi spesso arriva in tarda età. "Non esistono farmaci che la curano, ma ci sono tanti trattamenti che si sono dimostrati in grado di provocare miglioramenti, tra questi il teatro", aggiunge. La scuola potrebbe fare tantissimo per chi ha questa sindrome, tuttavia "la scarsa formazione impedisce agli insegnanti di capire il problema e aiutare", spiega Pini. "Non di rado gli 'Aspie' sono vittime di bullismo. Il loro essere goffi e ossessionati da qualcosa li rende vittima dei bulli: infatti su 10 casi di Asperger 8 sono vittime di bullismo”.

Mozart, van Gogh ed Einstein

Gli "Aspie" dimostrano spesso un talento non comune, hanno la capacità di essere molto sistematici e di applicarsi in maniera focalizzata ai propri compiti, e a questa loro caratteristica si potrebbero forse attribuire alcuni progressi significativi nell'arte e nella scienza. Tra le persone che sembra soffrissero di Asperger, infatti, ci sono anche alcuni noti geni della storia come Mozart, Alan Turing, Charles Darwin, Vincent van Gogh e Albert Einstein. Sempre questa sindrome è al centro di popolari successi del cinema e televisivi, come ad esempio il film con Tom Cruise "Rain Man" e la serie "The Good Doctor".

La Giornata Mondiale

La Giornata Mondiale dedicata alle persone con la sindrome di Asperger mira a sensibilizzare la popolazione, promuovendo la conoscenza di questo specifico disturbo dello spettro autistico. La ricorrenza viene celebrata il giorno del compleanno di Hans Asperger, il pediatra austriaco nato il 18 febbraio del 1906 che descrisse per la prima volta alcune caratteristiche della Sindrome di Asperger. Asperger notò queste particolarità in un piccolo gruppo di ragazzi che sfruttando le loro abilità e il loro sfrenato interesse in temi specifici erano riusciti a ritagliarsi una carriera di successo. Nel 1944, il pediatra austriaco pubblicò la prima definizione del disturbo della personalità autistica, che passò inosservata per tanti anni e fu suggestivamente ripresa nel 1981 dalla ricercatrice inglese Lorna Wing nel documento "La sindrome di Asperger: Un resoconto clinico". “Siamo convinti che le persone autistiche abbiano il loro posto nell’organismo sociale. Essi svolgono il loro ruolo bene, forse meglio, di come avrebbe potuto chiunque altro, e stiamo parlando di persone che da bambini hanno avuto le maggiori difficoltà e causato preoccupazioni indicibili ai loro genitori”, scrisse Asperger nel documento pubblicato nel 1944.

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