Diabete, gli specialisti mettono in guardia da pillole “miracolose”

Salute e Benessere

Gli esperti della Società Italiana di Diabetologia e dell'Associazione Medici Diabetologi hanno lanciato un monito a tutti quei pazienti che cadono nella tentazione di affidarsi a percorsi non sottoposti al vaglio degli studi scientifici 

Non esistono diete o pillole particolarmente miracolose da poter curare il diabete. A sostenerlo, cercando di mettere in guardia i pazienti, sono gli esperti della Società Italiana di Diabetologia (Sid) e dell'Associazione Medici Diabetologi (Amd) che hanno invitato le persone che ne soffrono a "diffidare dalle pubblicità che promettono di curarlo con rigidi regimi alimentari, terapie alternative e integratori".

Non c’è una cura definitiva

Stando ai dati degli esperti, sono circa 4 milioni gli italiani che convivono con il diabete e con tutte le complicanze ad esso collegate. Gli esperti, poi, sottolineano come esistano numerosi farmaci a disposizione dei pazienti per tenere il diabete sotto controllo, ma non nessuno di essi ancora può rappresentare una cura definitiva. Per questo motivo, dal momento che convivere con una malattia cronica come questa è spesso complicato, oltre che psicologicamente difficile, succede che alcuni pazienti si autoconvincano che sia possibile debellare il diabete solo attraverso una dieta o attraverso degli integratori. Idea quanto più sbagliata non può esserci, spiegano proprio gli specialisti, secondo cui internet e le pubblicità dei giornali infondano spesso promesse che possono mettere a repentaglio la salute delle persone.

Stop a percorsi alternativi

I pazienti che decidono, dall’oggi al domani, di abbandonare i tradizionali percorsi terapeutici per assumere pillole “miracolose” o “supplementi alimentari”, potrebbe anche aggravare il proprio quadro clinico. "Affidarsi a percorsi di cura alternativi significa affidarsi a soluzioni terapeutiche che non sono state sottoposte al vaglio degli studi scientifici, né ai rigidi controlli da parte degli organi nazionali preposti, che precedono l'immissione sul mercato di qualsiasi terapia, nonché il costante monitoraggio durante la somministrazione", hanno detto in coro Francesco Purrello, presidente della Società Italiana di Diabetologia e Paolo Di Bartolo, presidente dell'Associazione Medici Diabetologi. Gli esperti in materia, quindi, suggeriscono ai pazienti di far predominare sempre prudenza e buon senso. "Invitiamo i cittadini a non sperimentare trattamenti suggeriti su canali diversi da quelli ufficiali previsti dal nostro servizio sanitario e a fare sempre riferimento al proprio medico di famiglia per qualsiasi dubbio", hanno concluso.  

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