Cina, il nuovo virus potrebbe aver già infettato centinaia di persone. Morti due pazienti
Salute e BenessereÈ quanto emerge dai risultati di uno studio condotto dai ricercatori dell’Imperial College London. Finora due persone hanno perso la vita a causa dell’agente virale. Negli Stati Uniti sono previsti dei controlli in tre aeroporti sui voli in arrivo dalla Cina
Le persone infettate della “misteriosa” polmonite che dal 24 dicembre ha fatto la propria comparsa nella città cinese di Wuhan, nell’Hubei, potrebbero essere più numerose del previsto. Dagli ultimi dati resi pubblici dalla Commissione sanitaria di Wuhan emerge che finora l’infezione, ha colpito 59 individui e causato due decessi, tuttavia gli esperti del Regno Unito stimano che in realtà potrebbero già essersi verificati circa 1.723 casi. Il dato è emerso nel corso di uno studio condotto dai ricercatori dell’MRC Centre for Global Infectious Disease Analysis dell’Imperial College London. Per precauzione, negli Stati Uniti sono previsti dei controlli in tre aeroporti sui voli in arrivo dalla Cina.
Le stime dei ricercatori del Regno Unito
È stata la comparsa del virus in Giappone e in Tailandia ad allarmare i ricercatori del Regno Unito e a spingerli a ipotizzare l’esistenza di un numero di casi maggiore rispetto a quello confermato dalla Commissione sanitaria di Wuhan. “I tre casi che si sono verificati al di fuori della Cina indicano che il virus potrebbe aver colpito un numero maggiore di persone rispetto a quanto emerso finora”, spiega il professor Neil Ferguson dell’Imperial College London. È impossibile stabilire con precisione quante persone siano state infettate dal nuovo virus, tuttavia i ricercatori si sono basati sui dati a loro disposizione, inclusi i tempi di incubazione dell’agente virale e il numero di persone servite ogni giorno dall’aeroporto Internazionale di Wuhan, per effettuare una prima stima indicativa. In attesa della pubblicazione su una rivista scientifica, i risultati dello studio sono stati riportati sul sito ufficiale dell’Imperial College London.
Le dichiarazioni delle autorità cinesi
“È ancora troppo presto per creare allarmismi, ma ammetto di essere più preoccupato ora di quanto non lo fossi una settimana fa”, afferma il professor Ferguson. Le autorità cinesi hanno dichiarato che il coronavirus non si trasmette facilmente tra le persone e che il centro dell’epidemia è stato un mercato del pesce di Wuhan, chiuso il primo gennaio.