Dalla meditazione un valido aiuto per affrontare le paure
Salute e BenessereA suggerirlo sono i risultati di uno studio condotto dai ricercatori delle Università della Danimarca meridionale, di Uppsala, di Lund, di Pechino e della Icahn School of Medicine at Mount Sinai, che ha valutato gli effetti della meditazione su un gruppo di volontari
La meditazione, oltre a ridurre l’ansia, lo stress e la depressione, aiuterebbe ad affrontare le paure.
A suggerirlo sono i risultati di uno studio condotto da un team di ricercatori delle Università della Danimarca meridionale, di Uppsala, di Lund, di Pechino e della Icahn School of Medicine at Mount Sinai, negli Stati Uniti, che ha valutato gli effetti della meditazione sulle reazioni alla paura.
Lo studio nel dettaglio
Per compiere lo studio, pubblicato sulla rivista specializzata Scientific reports, gli esperti hanno testato gli effetti della meditazione su un campione composto da due gruppi di volontari, a uno dei quali è stato chiesto, per un periodo di tempo di quattro settimane, di prendere parte a sessioni quotidiane di allenamento sulla meditazione, tramite l’utilizzo di un’applicazione dedicata. Nello specifico, metà dei partecipanti ha effettuato esercizi finalizzati a sviluppare consapevolezza, o mindfulness, e la restante parte è stata esclusa dagli allenamenti.
Al termine del test, i volontari sono stati sottoposti a specifici esperimenti psicologici in grado di valutare le reazioni di paura condizionata, ovvero quel genere di timore legato a situazioni specifiche.
Per farlo, hanno studiato la conduttanza cutanea dei partecipanti, un indice in grado di dare indicazioni sulla produzione di sudore di ogni partecipante: un’informazione importante per riuscire a valutare la risposta alla paura.
I risultati della ricerca
È così emerso che le reazioni di paura dei partecipanti che hanno eseguito quotidianamente esercizi di meditazione erano più basse rispetto al gruppo di controllo.
"I risultati dimostrano che la consapevolezza non ha solo un effetto sulle esperienze soggettive, come è stato mostrato in precedenza, ma che può avere effetti chiari sull'organismo, anche con una quantità limitata di allenamento”, ha spiegato, Johannes Björkstrand, coordinatore dello studio. Da ciò ne consegue che "alcuni interventi basati sulla mindfulness potrebbero essere usati per trattare i problemi anche in un contesto clinico".