Sindrome della Bella Addormentata, 17enne colombiana dorme per quasi due mesi

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Sonno (Getty Images)

Questa è solo la più lunga di una serie di frequenti crisi con cui Sharik Tovar è costretta a convivere a causa del disturbo di cui soffre. Al risveglio la giovane ha avuto difficoltà nel riconoscere il volto della madre 

Una diciassettenne colombiana affetta dalla sindrome di Kleine-Levin, nota anche come sindrome della "Bella Addormentata”, è rimasta dormiente per quasi due mesi. Questa è solo la più lunga di una serie di frequenti crisi con cui la giovane Sharik Tovar è costretta a convivere a causa del disturbo di cui soffre.
La sindrome di Kleine-Levin è una patologia neurologica rara che comporta, nei pazienti che ne soffrono, sonnolenza diurna eccessiva e degli episodi di addormentamento prolungato, talvolta associati a perdite di memoria.
Secondo le stime di UpToDate, la patologia colpisce da una a cinque persone su un milione.

Episodio di addormentamento durato 48 giorni

Sharik Tovar, come riferito dalla madre a Noticias Caracol, un centro stampa colombiano, ha manifestato per la prima volta i sintomi della sindrome di Kleine-Levin all’età di due anni. Da quel giorno, come riporta Livescience, è costretta a convivere con frequenti episodi di addormentamento prolungato, il più lungo dei quali è durato 48 giorni. Al risveglio, Sharik non è riuscita a temporaneamente a riconoscere il viso della madre.
Fortunatamente la giovane colombiana, durante i periodi di sonno prolungato, può contare sull’assistenza e sulla supervisione della mamma, che la nutre e la idrata frequentemente, tramite l’utilizzo di biberon, per assicurarsi che riceva abbastanza nutrizione.

Sindrome della "Bella Addormentata”: numeri e sintomi

Stando ai dati dell’Istituto nazionale per i disturbi neurologici e l'ictus (NINDS), nel 70% dei casi la patologia colpisce gli adolescenti di sesso maschile, anche se non mancano episodi tra le ragazze e ad altre età. Nonostante non esista una cura efficace e non se ne conoscano ancora le cause, gli scienziati ipotizzano che i suoi sintomi possano derivare da una disfunzione dell’ipotalamo, un'area del cervello che aiuta a regolare alcune funzioni corporee, quali il sonno e l'appetito. Inoltre, stando alle informazioni note, la sindrome Kleine-Levin in buona parte dei casi sembra risolversi spontaneamente con il tempo (verso i trent’anni di età). 

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