Lo rivelano i dati dell’indagine Passi d'Argento dell’Iss: chi è colpito da neoplasie è spesso in condizioni psicofisiche critiche, ciononostante molti di essi continuano a bere, fumare e rinunciano alla copertura vaccinale
Un recente rapporto ha evidenziato che nel 2019 in Italia sono calati per la prima volta i casi di nuovi tumori, che tuttavia secondo una nuova indagine continuano a essere comuni negli over 65. Lo annuncia l’Istituto Superiore di Sanità (Iss), diffondendo i numeri ottenuti tramite il sistema di sorveglianza Passi d’Argento (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) relativi a 22.811 residenti in Italia di 65 o più anni. Ne emerge che circa il 13% ha ricevuto una diagnosi di tumore, dei quali due su 10 “dichiarano di essere in pessime condizioni fisiche e psicologiche”, come spiega l’Iss. Le cause di questo trend negativo sarebbero molteplici, da uno stile di vita non corretto alla mancata prevenzione.
Over 65 con tumore: profilo “decisamente compromesso”
I dati raccolti da Passi d’Argento sono stati inseriti nel rapporto ‘I numeri del cancro 2019’ e mostrano come gli over 65 vadano in controtendenza rispetto alle stime nazionali, che per la prima volta vedono una diminuzione nei nuovi casi di tumore. Il quadro che emerge dall’indagine ha rilevato 3019 casi di tumore, confermando le stime di prevalenza dei registri tumori che si attestano su circa 729.000 diagnosi di neoplasia all’anno tra chi ha 65 o più anni. A preoccupare sono tuttavia anche le condizioni di salute fisica e psicologica e la qualità di vita dei soggetti a cui è stato diagnosticato un tumore, con un profilo che “risulta decisamente compromesso rispetto al profilo di persone libere da cronicità e comunque peggiore anche rispetto a quanto emerge per persone affette da altre patologie croniche, diverse dal tumore".
Stile di vita scorretto e consigli medici ignorati
Tra gli ultra65enni colpiti da tumore, il 22% si dichiara in pessime condizioni di salute e il 19% presenta sintomi di depressione. Oltre un soggetto su 10 è affetto inoltre da deficit visivi o uditivi non risolvibili con lenti o apparecchi acustici, il 20% è disabile e uno su 10 ha riferito di essere caduto nel mese precedente all’intervista. Parte di questi problemi proviene dalla fatica ad abbandonare abitudini quali fumo, consumo di alcol a rischio, sedentarietà così come scarso consumo di frutta e verdura, che secondo Maria Masocco, responsabile del sistema di sorveglianza, “rappresentano fattori di rischio per recidive tumorali o aggravanti della patologia stessa”. In molti tendono inoltre a ignorare i consigli di medici o operatori sanitari relativi all’attività fisica o alla necessità di ridurre il consumo di alcol e smettere di fumare. I dati evidenziano anche uno scarso ricorso alla copertura vaccinale contro l’influenza, ricevuta soltanto dal 58% di coloro a cui è stato diagnosticato un tumore.