Tra gli altri farmaci coinvolti ci sono anche Zantac e Ranidil. Il provvedimento è stato preso in via precauzionale per la presenza di alcune impurità cancerogene
L’Aifa, l’Agenzia Italiana del Farmaco, aveva diramato in data 20 settembre un comunicato ufficiale riguardante lo stop per alcuni farmaci a base di ranitidina, in quanto contenenti alcune impurità cancerogene. La ranitidina è una molecola con attività antagonista dei recettori H2 in grado di ridurre la quantità di acido prodotto dallo stomaco. È utilizzato nel trattamento dell’ulcera, del reflusso gastroesofageo, del bruciore di stomaco e di altre condizioni associate a ipersecrezione acida.
Oltre 500 lotti coinvolti
Adesso l'Aifa ha segnalato nel dettaglio 516 lotti e tipologie di farmaci per cui è stato disposto il divieto d'uso, oltre ad un’altra serie di farmaci per cui è stato disposto il ritiro dalle farmacie. Nel primo gruppo ci sono lotti di Buscopan antiacido (compresse effervescenti da 75 mg), Almus, Zantac (compresse, compresse effervescenti, fiale e sciroppo), Ranidil (fiale, sciroppo, compresse), Zentiva, Hexal iniettabile, Ulcex, Raniben. Nel secondo elenco ci sono Hex, RatioPharm, Mylan generico, Ranidil sciroppo e altri lotti di Zantac in compresse. L’elenco completo comunque è stato pubblicato ed aggiornato direttamente sul sito dell’Aifa (qui l’elenco completo).
Il focus su Buscopan Antiacido
In particolare, tra i farmaci più noti coinvolti dal provvedimento, ci sono lotti specifici di Buscopan antiacido nella variante in compresse effervescenti da 75 mg. I lotti segnalati sono: 181379 con scadenza 01/05/2021, 181381 con scadenza 01/05/2021, 181382 con scadenza 01/05/2021, 181380 con scadenza 01/05/2021, 181383 con scadenza 01/05/2021, 744552 con scadenza 01/02/2020, 162521 con scadenza 30/09/2019, 162522 con scadenza 30/09/2019, 170939 con scadenza 01/04/2020, 170938 con scadenza 01/04/2020, 170936 con scadenza 01/04/2020, 170935 con scadenza 01/04/2020, 170937 con scadenza 01/04/2020.
Le specifiche del provvedimento
I farmaci coinvolti e per cui è stato disposto il ritiro dalle farmacie e dalla catena distributiva sono stati prodotti presso l’officina farmaceutica SARACA LABORATORIES LTD - India. Inoltre, a scopo precauzionale, è stato disposto il divieto di utilizzo di tutti i lotti commercializzati in Italia di medicinali contenenti ranitidina prodotti da altre officine farmaceutiche diverse da SARACA LABORATORIES LTD, in attesa che vengano analizzati. Il motivo principale del provvedimento è la presenza, in alcuni di questi lotti, di un’impurezza denominata N-nitrosodimetilammina (NDMA) appartenente alla classe delle nitrosammine. Proprio la NDMA, si legge ancora sul sito di Aifa, è classificata come sostanza probabilmente cancerogena per l’uomo dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sulla base di studi condotti su animali. È presente in alcuni alimenti e nelle forniture di acqua, ma non ci si attende che possa causare danni quando ingerita in quantità molto basse.