Sindrome da rientro dalle vacanze: 5 consigli per curarla

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L'alimentazione è una delle chiavi per curare la sindrome da rientro (Getty Images)

La fine delle ferie porta spesso con sé ansia e altri disturbi dell’umore legati all’improvviso rientro alla vita quotidiana, con lavoro e pressioni. Dall’alimentazione a nuovi programmi futuri, esistono però dei modi per rendere il ritorno meno traumatico 

Per quanto lo si ripeta continuamente, è impossibile abituarsi: le ferie sembrano sempre troppo corte e spesso il ritorno alle attività di tutti giorni è accompagnato da stress e disturbi che caratterizzano quella che viene definita la sindrome da rientro dalle vacanze. Mettere subito nel dimenticatoio le settimane di pace e relax appena vissute non è facile, così riabituarsi alle pressioni della propria vita lavorativa, e non solo, può generare un po’ di ansia. Esistono però alcuni piccoli consigli che permettono di percepire meno questo trauma e rendere il rientro un po’ più morbido.

Rientro graduale per prepararsi psicologicamente

Gradualità deve essere la parola d’ordine per attutire l’impatto provocato dalla fine delle vacanze. In altre parole, è meglio evitare di tornare a casa a poche ore dal rientro a lavoro, cercando di lasciare qualche giorno per prepararsi psicologicamente, ritornare con la mente ai momenti di relax trascorso e caricarsi di energie positive per affrontare di nuovo l’ufficio. In questo modo, sarà possibile anche prendersi del tempo per organizzarsi e gestire al meglio gli impegni incombenti, senza la percezione di essere ‘catapultato’ dalle vacanze al lavoro in pochi istanti.

Pensare subito alla prossima fuga

La fine delle ferie non impedisce di iniziare a pensare a quali saranno i prossimi break. Fuggire con la mente è infatti uno dei modi per rendere meno amaro il rientro, viaggiando con la testa già alla prossima vacanza. In questo senso, i ponti autunnali e invernali offrono un’occasione ideale per cominciare a programmare un weekend fuori porta, un pensiero positivo che può alleggerire lo stress lavorativo.

L’acqua è alleata di cervello e umore

In molti potrebbero esserne sorpresi, ma l’idratazione è un primo importante passo per curare almeno alcuni dei sintomi della sindrome da rientro dalle vacanze. Con la mente affaticata in seguito al ritorno a lavoro, stress, irritabilità e poca concentrazione sono infatti tra le sensazioni più comuni: secondo Elisabetta Bernardi, biologa specialista in Scienza dell'Alimentazione e membro dell'Osservatorio Sanpellegrino, bere almeno otto bicchieri d’acqua al giorno provoca miglioramenti nella memoria, attutisce i disturbi dell’umore e riduce la sensazione di fatica. Questo avviene in gran parte grazie al magnesio, che “ricopre infatti un ruolo importante per la regolazione dell'umore e dei livelli di stress”.

I cibi per curare la sindrome da rientro dalle vacanze

Così come l’acqua, anche l’alimentazione gioca un ruolo importante nel benessere psicofisico di una persona, a maggior ragione in un periodo delicato come il rientro dalle ferie. Mangiare sano può infatti aiutare sia a smaltire il risultato di qualche strappo di troppo durante le vacanze che a combattere i disturbi dell’umore grazie a “vitamina B e omega 3, contenuti soprattutto nel pesce”, come spiegato da Elisabetta Bernardi. Legumi, frutta e verdure verdi contengono invece l’acido folico, che secondo l’esperta “aiuta a ridurre il rischio di depressione”. Infine l’uva, ricca di melatonina, è uno dei cibi più indicati per combattere la sindrome da rientro delle vacanze.

Fare sport e uscire… anche a casa

Sole, sport e attività all’aria aperta sono di solito gli ingredienti di base di ogni vacanza estiva che si rispetti. Molte persone tendono a dimenticarsi che tutto ciò è ottenibile anche a casa propria, soprattutto nella bella stagione: ecco perché continuare a praticare sport anche dopo il rientro dalle ferie, concedendosi anche pause all’aperto, aiuterà a sentirsi ancora un po’ in vacanza, con un aumento di endorfine che apporterà benefici a tutto il corpo.

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