Diabete di tipo 1 alza il rischio di malattie gengivali fin da piccoli

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Immagine di archivio (Getty Images)

Secondo gli esperti della SIdP è un legame da non trascurare, che può portare alla caduta di denti entro i 20 anni. Per questo, è importante che anche i più giovani si sottopongano a frequenti controlli 

Già in passato, gli esperti avevano sottolineato un legame tra il diabete e le malattie gengivali, in particolare la parodontite. Tocca ora alla Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SIdP) ribadire quanto sia importante non trascurare questa connessione, in grado di creare problemi gravi fin dalla tenera età. Il diabete di tipo 1, patologia autoimmune tipica dell’infanzia e dell’adolescenza, può infatti portare all’insorgere di seri disturbi parodontali che nel 50% causano “un paio di denti mancanti all'età di 18-20 anni”, come sottolinea Francesco Cairo, tesoriere SIdP.

Diabete tipo 1 e parodontite: un legame pericoloso

Legato a cause tutt’oggi sconosciute, il diabete di tipo 1 si verifica a causa di un’anomalia del sistema immunitario, con una produzione di auto anticorpi che prendono di mira le cellule Beta del pancreas, che producono l’insulina. Secondo Cairo, responsabile dell'Unità di parodontologia dell'Università di Firenze, l’esordio della malattia, tipico già dei primi anni di vita, è spesso accompagnato da un’altrettanto precoce parodontite, “con una forte infiammazione gengivale che porta alla caduta dei primi denti durante l’adolescenza. Intorno ai 30 anni - precisa l’esperto - in alcuni casi manca già metà dentatura”. La situazione, se non affrontata tempestivamente e in maniera corretta, tende ad aggravarsi poiché il disturbo gengivale ha tra gli effetti anche un aumento della resistenza all’insulina.

Caduta precoce dei denti può causare problemi psicologici

Come si combatte quindi questo circolo vizioso? Innanzitutto con una migliore prevenzione e un minimo di tre controlli annuali dall’igienista dentale fin da piccoli. In secondo luogo, non bisogna trascurare il peso di eventuali conseguenze, perché come spiega il membro del direttivo SIdP Edoardo Mannucci la caduta dei denti molto precoce “può comportare problemi psicologici e cambiamenti nell’alimentazione”. Per diffondere una maggiore consapevolezza sul tema, la Società Italiana di Parodontologia e Implantologia ha avviato una collaborazione con i diabetologi che ha portato alla definizione di un apposito percorso terapeutico che si tiene all'Ospedale Careggi di Firenze. Il progetto pilota, partito da 4 mesi, comprende ad oggi circa 100 soggetti tra 18 e 50 anni affetti da diabete di tipo 1. Oltre a controlli periodici di vario tipo, il percorso offre “anche un controllo della salute delle gengive, effettuato da un esperto, che possa intercettare e curare problemi parodontali”, afferma Mannucci. Al fianco degli sforzi terapeutici devono però continuare quelli della ricerca, per analizzare più a fondo meccanismi e caratteristiche genetiche che creano questa relazione tra diabete e parodontite.

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