Aids: i farmaci antiretrovirali bloccano la trasmissione dell’Hiv, sostiene uno studio
Salute e BenessereLo indicano i risultati di un nuovo studio europeo condotto dal 2010 al 2017 su quasi 1000 coppie omosessuali
I risultati di un nuovo studio europeo, pubblicati sulla rivista scientifica The Lancet, indicano che gli uomini affetti da Aids che assumono regolarmente dei farmaci antiretrovirali non rischiano di trasmettere il virus Hiv ai propri partner. Questa scoperta potrebbe rappresentare un punto di svolta nella lotta contro la sindrome da immunodeficienza acquisita. Durante la ricerca, durata otto anni, sono state monitorate 972 coppie omosessuali in cui uno dei due partner era sieropositivo e seguiva la terapia antiretrovirale. In questo periodo, 15 partecipanti hanno contratto il virus Hiv, ma alcuni test del Dna hanno dimostrato che il contagio si è verificato in seguito a un rapporto sessuale con altri sieropositivi che non assumevano i farmaci. In tutti gli altri casi non si è verificata alcuna trasmissione del virus. Dal 2010 al 2017, le coppie coinvolte nello studio hanno tenuto traccia delle proprie attività sessuali e le hanno segnalate ai ricercatori. In otto anni sono stati segnalati oltre 76mila rapporti non protetti, nessuno dei quali ha causato la trasmissione del virus Hiv. Secondo le stime dei ricercatori, la terapia antiretrovirale ha impedito circa 470 contagi tra i partecipanti alla ricerca.
La prevenzione della patologia
La professoressa Alison Rodgers della University College London, co-autrice della ricerca, è entusiasta dei risultati ottenuti. “Lo studio ha dimostrato che per i sieropositivi il rischio di trasmettere l'Hiv quando la carica virale è soppressa dal trattamento antiretrovirale è pari a zero”, ha dichiarato in un'intervista a The Guardian. In passato, altri studi avevano dimostrato l’efficacia della terapia anche all’interno delle coppie eterosessuali. “Questa scoperta può aiutare a prevenire la trasmissione del virus Hiv e a contrastare le discriminazioni con cui molti sieropositivi devono convivere giorno dopo giorno”, aggiunge Rodgers. “È ora necessario impegnarsi per garantire a tutte le persone affette dall’Aids l’accesso al trattamento e diffondere una corretta informazione sul tema”. I farmaci antiretrovirali, la cui assunzione permette di rallentare notevolmente la replicazione virale dell’Hiv, sono infatti piuttosto costosi e nei paesi più poveri il loro impiego è alquanto difficoltoso. I risultati dello studio di Rodgers sono in linea con altre ricerche condotte in passato sulle coppie eterosessuali e confermano ulteriormente la veridicità della campagna “non rilevabile = non trasmissibile”, lanciata dalle Nazione Unite contro l’Aids (UNAIDS).