Giornata mondiale della felicità: il legame tra bresaola e buon umore

Salute e Benessere
Giornata mondiale felicità (Getty Images)

La presenza di triptofano e vitamine del gruppo B rende il salume, tipico della Valtellina, un alleato della felicità poiché in grado di stimolare una maggiore produzione di serotonina 

Il 20 marzo si celebra la Giornata mondiale della felicità, una ricorrenza fissata dall’Assemblea delle Nazioni Unite ormai dal 2013. Il buon umore, si sa, passa anche dalla tavola: per questo motivo, il Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina approfitta dell’occasione per rendere noti gli effetti benefici del salume grazie anche a Michelangelo Giampietro, medico e docente alla Scuola dello Sport Coni Roma, che spiega i segreti che renderebbero l’alimento un alleato della felicità. La chiave, proprio come accade anche per altri cibi, sarebbe la capacità della bresaola di favorire la produzione di serotonina.

I segreti per una dieta felice

‘Happier together’, ovvero ‘più felici insieme’, è il tema scelto per la Giornata mondiale della felicità del 2019. Non è un mistero, come sottolinea Giampietro, medico specialista in Scienze dell’Alimentazione, che “esiste una stretta relazione tra cibo e umore”, data dal fatto che “determinati alimenti hanno un forte potere riequilibrante”. Le vitamine del gruppo B, vitamina C, omega-3 e triptofano sono i principali requisiti da ricercare in un cibo per capire il possibile legame di quest’ultimo con il miglioramento dell’umore, che come noto dipende dal rilascio di serotonina. Ebbene, la bresaola risponderebbe a molti di questi parametri, candidandosi come uno degli alimenti ideali per generare felicità.

La bresaola aiuta a produrre serotonina

Oltre a contenere basse quantità di grassi, al contrario di altri salumi, la bresaola della Valtellina IGP contiene una combinazione vincente di micronutrienti: la presenza di proteine, vitamine del gruppo B, sali minerali e soprattutto del triptofano stimola infatti una maggiore produzione di serotonina. Secondo Giampietro, il ruolo più importante sarebbe quello del triptofano, l’amminoacido in grado di sintetizzare il cosiddetto ‘ormone del buon umore’. Per questa ragione, il nutrizionista suggerisce “combinazioni gustose tra alimenti che contengono questo amminoacido essenziale” al fine di incrementare le quantità di serotonina prodotte. Un recente studio italiano aveva già sottolineato l’importanza dell’ormone, notando come un minor rilascio di serotonina nei topi fosse associato a comportamenti simili a quelli che caratterizzano le persone che attraversano la sindrome maniacale. 

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