Dall'avocado i possibili antinfiammatori del futuro: ecco come
Salute e BenessereUn estratto ottenuto dai semi del frutto sarebbe in grado di stimolare la risposta contro le infiammazioni: ulteriori studi diranno se è possibile ottenere medicinali o ingredienti
Negli ultimi anni l’avocado è entrato a far parte di moltissime ricette, che ne hanno messo in risalto il gusto e evidenziato in alcuni casi persino le proprietà benefiche, sebbene con il beneficio del dubbio. Molto più sicuri, invece, sono i ricercatori della Penn State University sulle potenzialità dell’avocado come anti infiammatorio: secondo un nuovo studio, l’estratto ottenuto dai semi del frutto avrebbe le potenzialità per essere utilizzato per nuovi prodotti farmaceutici. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Advances in Food Technology and Nutritional Sciences e giustificherebbe almeno in parte l’inserimento dell’alimento nella lista dei cosiddetti ‘superfood’.
Semi di avocado: da colorante a antinfiammatorio
L’estratto ricavato dai semi di avocado è in circolazione ormai da diversi anni, sviluppato in un primo momento come colorante. Tuttavia, i ricercatori ne hanno testato le interessanti proprietà in ambito medico utilizzando modelli di coltura cellulare ed enzimi che giocano un ruolo chiave durante la risposta immunitaria prodotta dall’organismo. Attivando tramite stimoli infiammatori un particolare tipo di macrofagi in presenza dei semi di avocado, il team ha infatti notato come le cellule tendessero a produrre dei mediatori dell’infiammazione, con un “livello di attività molto buono” e tale da giustificare ulteriori studi di conferma, come spiegato da Joshua Lambert, uno degli autori del lavoro.
Farmaci o ingredienti per combattere le infiammazioni
I ricercatori si sentono ancora molto lontani da un risultato definitivo, ma le premesse sono ritenute incoraggianti, specialmente perché “i semi di avocado sono essenzialmente considerati dei rifiuti”. Per arrivare a conclusioni più nette, il gruppo sta ora pianificando nuovi studi su modelli animali: “Per esempio, - prosegue Lambert - possiamo osservare un topo con una rettocolite ulcerosa introducendo l’estratto dei semi di avocado nella dieta dell’animale per vedere se è in grado di ridurre l’infiammazione”. Dopo aver depositato un brevetto per utilizzare i semi del frutto come colorante per cibo, lo stesso team di ricercatori si appresta dunque a indagare in modo più approfondito la possibilità che da questi composti presenti nell’avocado si possa giungere a farmaci o ingredienti con proprietà anti infiammatorie. Queste ultime potrebbero risultare molto utili per quei pazienti che soffrono di cancro, malattie cardiovascolari e tutta quella serie di condizioni che si associano a un’infiammazione cronica.