Malattie reumatiche, i ‘campanelli d’allarme’ da non sottovalutare

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Immagine di archivio (Getty Images)

Luigi Sinigaglia, il presidente della Società italiana di reumatologia (Sir), spiega quali sono i possibili sintomi di patologie come l’artrite reumatoide o la spondilite anchilosante 

Esistono dei ‘campanelli d’allarme’ che potrebbero segnalare la comparsa dell’artrite reumatoide, una malattia infiammatoria cronica autoimmune che colpisce prevalentemente le articolazioni. Luigi Sinigaglia, il presidente della Società italiana di reumatologia (Sir), elenca tra le possibili spie della patologia i dolori e i rigonfiamenti alle mani e ai piedi che talvolta possono accompagnare il risveglio, accompagnati da una sensazione di rigidità. Anche una stanchezza eccessiva rispetto alle attività svolte nel corso della giornata potrebbe indicare la presenza dell’artrite reumatoide, proprio come una febbricola apparentemente inspiegabile e la depressione. Quando queste possibili spie della patologia si manifestano è opportuno non ignorarle e rivolgersi a un medico, soprattutto se durano dalle 4 alle 6 settimane.
“Oggi sappiamo che ogni strategia terapeutica è tanto più sicura di darci dei risultati quanto più precocemente viene messa in atto”, spiega Luigi Sinigaglia. “È fondamentale fare una diagnosi molto rapida per poter istituire una terapia adeguata". In Italia si stima una prevalenza della malattia in più di 400mila casi. "L'artrite reumatoide colpisce più frequentemente le donne rispetto agli uomini, quindi è soprattutto nelle donne che bisogna fare riferimento a questi campanelli di allarme", chiarisce Sinigaglia.

La spondilite anchilosante

Un’altra malattia reumatica particolarmente diffusa è la spondilite anchilosante. Questa patologia infiammatoria colpisce le articolazioni della colonna vertebrale, causando una limitazione dei movimenti. Si manifesta prevalentemente negli uomini e in Italia si registrano circa 600mila casi. Luigi Sinigaglia spiega che nel caso di questa malattia il principale segnale d’allarme è la lombalgia di tipo infiammatorio, cioè un mal di schiena che si presenta prevalentemente di notte e “investe le prime ore dopo il risveglio”. L’esperto chiarisce che "deve essere distinta dal più comune mal di schiena, che si palesa invece dopo un lungo periodo di tempo trascorso senza sedersi o in seguito a uno sforzo”. Sinigaglia sottolinea che la lombalgia di tipo infiammatorio rappresenta un campanello d’allarme per ogni tipologia di spondiloartrite.

I sintomi di allarme delle malattie reumatiche

Sia l’artrite reumatoide sia la spondilite anchilosante colpiscono tipicamente i giovani, incidendo negativamente sulla qualità della vita. In generale, esistono dei sintomi di allarme validi per ogni malattia reumatica: febbre persistente, dolori articolari che si spostano da una giuntura all’altra, una cute eccessivamente sensibile all’esposizione al sole. Alcune spie che si manifestano negli anziani sono le cefalee, possibile sintomo dell’artrite temporale, o i dolori che interessano allo stesso tempo le spalle e le anche, i quali potrebbero indicare la presenza di una polimialgia reumatica.
"Il primo passo verso una diagnosi precoce è un’autovalutazione del paziente”, conclude Luigi Sinigaglia. “Oggi in reumatologia sono stati fatti grandissimi progressi e si sono raggiunti risultati fino a 15 anni fa insperati, abbiamo delle armi terapeutiche molto potenti in grado di condizionare in maniera decisiva l'evoluzione di queste malattie".

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