Natale 2018, ritorna la sfida tra panettone e pandoro

Salute e Benessere
Immagine di archivio (Getty Images)

L’arrivo delle festività ripropone la competizione tra due dei dolci preferiti dagli italiani: nonostante il panettone gastronomico e il pandoro farcito, le versioni classiche non tramontano 

A pochi giorni dal Natale 2018, oltre a quella per i consueti regali, riparte l’immancabile corsa degli italiani all’acquisto dei prodotti della tradizione. Tra questi, durante le festività non possono mancare pandoro e panettone, probabilmente i dolci più popolari del periodo che deliziano i palati di milioni di persone e puntualmente ripropongono la classica sfida: qual è il migliore? Negli anni sono nate moltissime versioni dei due lievitati natalizi per ingolosire i consumatori, dal pandoro farcito al panettone gastronomico, eppure secondo i dati diffusi dall’Associazione delle Industrie del Dolce e della Pasta Italia (Aidepi), riferiti al 2017, sono ancora panettone e pandoro tradizionali a farla da padroni nelle preferenze degli italiani.

Panettone re del 2017

Nel 2017, le aziende hanno prodotto 91.000 tonnellate dei tipici dolci lievitati del periodo natalizio, con una crescita sia sulla quantità (+2,2%) che sul valore (+5,2%), che ha superato i 650 milioni di euro. Un anno fa, la corona di dolce preferito delle festività è andata al panettone classico, che con 37.092 tonnellate prodotte ha generato 245 milioni di euro, contro i 226 milioni di valore delle 32.500 tonnellate di pandoro, sempre in versione tradizionale. Sono risultate però in crescita anche le varianti speciali dei due dolci, così come il panettone senza i canditi la cui produzione ha fatto registrare un incremento del 2%.

Panettone e pandoro solo con denominazione riservata

A chi affidarsi, però, per andare sul sicuro? Secondo Mario Piccialuti di Adiepi anche in occasione del Natale 2018 i consumatori dovranno affidarsi ai prodotti che vantano la denominazione riservata, che esiste ormai da 10 anni ed è garanzia di buona qualità. “Per potersi chiamare così – afferma l’esperto – devono rispettare un rigido decreto fortemente voluto dalle aziende italiane che ha fissato gli ingredienti, solo burro, 16% nel panettone e 20% nel pandoro sono i minimi di legge, e nessun altro grasso”. Sia per il panettone che per il pandoro, tradizionale, farcito o gastronomico, bisogna però stare attenti a chi propone dolci che imitano le classiche forme e modalità di presentazione “senza rispettarne le regole di composizione previste dalla normativa”. 

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