La giunta provinciale della città trentina sanzionerà i genitori che non vaccinano i figli negli anni scolastici 2018-19 e 2019-20. I bambini saranno segnalati alla direzione delle scuole
La città di Bolzano si espone contro i no vax, fissando una sanzione per chi non vaccinerà i propri bambini. La decisione arriva dalla giunta provinciale della città trentina, che ha approvato due delibere che prevedono multe e procedure da seguire verso chi non rispetterà l’obbligo vaccinale negli anni scolastici 2018-19 e 2019-20. I genitori che oltre a non vaccinare gli scolari rifiuteranno di pagare la sanzione economica verranno segnalati e riceveranno un’ordinanza di pagamento. Un provvedimento che giunge sulla scia degli allarmanti dati resi noti dal rapporto ‘Progressi verso l’eliminazione del morbillo’, che sottolineava come la stagnante copertura vaccinale contro la malattia avesse portato a un rialzo dei casi.
Bolzano: multa ai genitori no vax e bimbi segnalati
Una sanzione economica per chi decide di mandare a scuola i propri figli senza aver prima provveduto alla vaccinazione. Così la giunta provinciale di Bolzano ha deciso di affrontare i futuri casi no vax, comminando 167 euro di multa a chi ignora l’obbligo vaccinale in questo e nel prossimo anno scolastico. Ma non è tutto: l’Azienda sanitaria procederà infatti a segnalare chi non vaccina e non paga la sanzione entro 60 giorni all'Ufficio provinciale prevenzione, promozione della salute e sanità pubblica che provvederà a sua volta a emettere un’ordinanza di pagamento verso i genitori responsabili. Inoltre, i bambini non vaccinati saranno segnalati alla direzione delle scuole. Durante l’anno in corso, gli scolari potranno comunque frequentare le strutture scolastiche fino a giugno, mentre le disposizioni statali, che saranno adottate dal 2019-20, prevedono anche l’esclusione dei bambini senza vaccinazione dalle scuole dell’infanzia.
Commissario Ue: “Obbligatorietà necessaria senza copertura totale”
In alcune recenti dichiarazioni dedicate alla situazione italiana, il Commissario Ue per la salute Vytenis Andriukaitis aveva affermato che qualora una nazione con vaccinazione volontaria non sia in grado di raggiungere una copertura pressoché totale “allora è necessaria l’obbligatorietà”. I rischi della crescente tendenza no vax sono stati evidenziati anche dai recenti dati sul morbillo: la frenata nelle vaccinazioni avvenuta nel 2016 ha infatti portato a un incremento del 30% delle infezioni dal 2017, dopo anni in cui la diffusione della malattia infettiva era calata in modo importante.