Il ruolo della tecnologia nei rapporti umani secondo un sondaggio
Salute e BenessereUn inglese ogni dieci avrebbe trascorso almeno tre giorni senza dialogare frontalmente con alcun essere umano. È emerso da un sondaggio svolto da Onepoll
Un inglese ogni dieci avrebbe trascorso almeno tre giorni senza dialogare frontalmente con alcun essere umano.
È quanto è emerso da un sondaggio realizzato da Onepoll per la catena alberghiera Novotel e la campagna ‘From the heart’, che mira a sensibilizzare le persone riguardo l’importanza dei rapporti umani.
Lo studio ha coinvolto più di 2000 persone, il 54% dei quali sostiene che la tecnologia, negli ultimi cinque anni, abbia diminuito sostanzialmente le conversazioni frontali con altri individui.
Un dato preoccupante se si pensa ai numerosi vantaggi sociali derivanti dall’utilizzo della tecnologia.
Il parere dell’esperta Spelman
Probabilmente, stando al parere della dottoressa Becky Spelman, nonostante le tecnologia abbia fornito dei preziosi strumenti per interagire con gli altri e “abbia reso le vite più semplici, l’uomo sta iniziando a sentire l’assenza di quella particolare connessione che si sperimenta quando si parla faccia a faccia”.
L’esperta sottolinea quanto sia importante non sottovalutare le relazioni frontali e quanto sia errato pensare che le comunicazioni digitali possano sostituire anche solo parzialmente i rapporti umani.
Tecnologia: un ponte o una barriera tra le persone?
“La tecnologia moderna può essere un ponte tra le persone, ma anche una barriera che le separa”, spiega l’esperta. “Quando possiamo inviare messaggi da molto lontano, potrebbe sembrare che stiamo comunicando con loro ma non è la stessa cosa”.
Le relazioni frontali sarebbero inoltre preziose per la salute mentale. Spelman, a tal proposito, raccomanda di prendersi del tempo per ‘coltivare’ personalmente i rapporti umani, preferendo alle lunghe conversazioni via chat, le chiacchiere faccia a faccia magari davanti alla propria bevanda preferita.
“È saggio trovare il tempo per vedere qualcuno”, spiega Spelman.
Il sondaggio ha indagato, inoltre, gli argomenti maggiormente impiegati per ‘rompere il ghiaccio’ quando ci si interfaccia per la prima volta con una persona.
È così emerso che le condizione climatiche sono il tema più ricorrente per dare il via a una conversazione, seguite da sport, notizie e attualità.