Anestesia, nuovo sensore monouso per monitorare temperatura corporea

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Foto di archivio (Getty Images)
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3M ha sviluppato un nuovo strumento medico non invasivo in grado di garantire la normotermia perioperatoria. Ha un chip che memorizza le informazioni per due ore consecutive 

Nel corso di un’operazione chirurgica è di fondamentale importanza tenere sotto controllo la temperatura corporea. Un tipo di accorgimento non sempre adottato dal personale medico che richiede, in alcuni casi, l’attuazione di una pratica invasiva attraverso delle sonde interne, sconsigliata nei pazienti che necessitano un’anestesia locoregionale. Per ovviare a queste problematiche, 3M ha sviluppato un nuovo strumento medico non invasivo in grado di garantire la normotermia perioperatoria.

Sensore monouso con un chip di memoria

È un sensore monouso, incentrato sul sistema zero heat flux, che appoggiato sulla fronte degli individui permette di monitorare la temperatura corporea nel corso delle operazioni chirurgiche.
Lo strumento di ultima generazione comprende un chip in grado di memorizzare le oscillazioni della temperatura centrale per ben due ore consecutive.
Il suo utilizzo faciliterebbe dunque l’operato dei medici, evitando l’attuazione di pratiche invasive, abitualmente impiegate al suo posto.
È di fondamentale importanza, inoltre, fare in modo che la temperatura corporea rimanga stabile prima, durante e dopo l’operazione chirurgica.
Esistono a tal proposito diversi prodotti Bair Hugger, sviluppati appositamente per riscaldare i pazienti. Tra questi vi sono dei camici e delle coperte che alzano la temperatura corporea, ma anche un sistema di riscaldamento impiegato per somministrare ai pazienti sangue e fluidi.

Anestesia a misura di anziano

L’anestesia quando attuata su pazienti anziani potrebbe determinare l’insorgenza di una serie di complicazioni in grado di compromettere la qualità della vita. L’IRCCS Istituto Nazionale Riposo e Cura Anziani di Ancona, per ridurre eventuali spiacevoli ripercussioni, impiega attualmente delle pratiche mediche pensate appositamente per le persone della terza età.
Gli esperti dell’Istituto hanno realizzato un vero e proprio percorso clinico su misura degli anziani, durante il quale il paziente viene informato passo dopo passo riguardo le procedure cliniche a cui si sottopone. Le persone della terza età ricoverate nella struttura possono usufruire dell’anestesia subaracnoidea continua. Un’eccellenza clinica grazie alla quale i pazienti sono svegli e respirano autonomamente nel corso dell’operazione chirurgica.  

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