Danimarca, emicrania curata senza farmaci grazie a un inalatore

Salute e Benessere
Immagine di archivio (Getty Images)
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Un team di ricercatori ha utilizzato lo strumento per immettere nel corpo dell’aria modificata che agirebbe sul restringimento dei vasi sanguigni alla base della patologia

Trovare sollievo dall’emicrania senza utilizzare alcun farmaco, ma semplicemente inspirando aria dalla composizione leggermente modificata. A realizzare la possibile scoperta, che potrebbe aiutare le moltissime persone colpite in tutto il mondo dalla patologia, è stato un gruppo di ricercatori dell’Università di Aarhus, in Danimarca. Il team ha infatti testato un inalatore contenente un mix di ossigeno e anidride carbonica che andrebbe a risolvere il restringimento dei vasi sanguigni alla base del mal di testa. L’esperimento, descritto sulla rivista Cephalalgia, ha riguardato per ora un numero ristretto di pazienti, ma i benefici sono risultati evidenti.

La mancanza di ossigeno

A causa dell’intenso dolore che provoca, che molto spesso colpisce soltanto un lato del capo, l’emicrania è considerata una condizione invalidante per le persone affette, impossibilitate a svolgere attività, tra cui alcuni lavori. Per capire le cause della patologia si è guardato a un’anomalia dei segnali nervosi o a un’eccessiva tensione dei vasi sanguigni, ed è proprio quest’ultimo sintomo a essere stato considerato dai ricercatori. Troels Johansen, studente di dottorato che ha condotto lo studio, spiega infatti come l’insorgere dell’emicrania sia legata al restringimento dei vasi che bloccano così l’arrivo dell’ossigeno al cervello.

Benefici immediati

Partendo da questa considerazione, gli studiosi hanno utilizzato un inalatore che contiene aria modificata rispetto a quella che si respira normalmente, un mix di ossigeno e anidride carbonica che va ad agire proprio sulla mancanza che scatena l’emicrania. L’inalazione è infatti in grado di combattere il restringimento dei vasi sanguigni, causandone la dilatazione, consentendo all’ossigeno immesso di raggiungere l’area cerebrale. Il team di ricerca ha testato lo strumento su 11 pazienti, paragonando poi i risultati ottenuti a quelli raggiunti con un oggetto simile che aveva la funzione di apportare un effetto placebo. A una prima inalazione, il 45% dei soggetti coinvolti sembrava trarne beneficio immediatamente, sensazione comune addirittura al 78% degli individui dopo una seconda applicazione. L’esperimento sarà ora esteso su larga scala per la conferma degli effetti osservati, ma Johansen sottolinea che “lo studio mostra risultati fisiologici molto importanti nel corpo”, e potrebbe rappresentare la base per eliminare, almeno parzialmente, i trattamenti a base di medicinali per curare l’emicrania.

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