Shock anafilattico, cos'è e come intervenire

Salute e Benessere
Un autoiniettore di adrenalina, fondamentale per il trattamento immediato di uno shock anafilattico (Getty)
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È una reazione allergica che si presenta in maniera particolarmente acuta, con gravi sintomi dalle conseguenze potenzialmente fatali per gli apparati respiratorio e cardiocircolatorio. Ecco come si manifesta e come farsi trovare preparati

Una ragazza di 24 anni, è morta nel Pisano, probabilmente a causa di una reazione allergica che avrebbe scatenato una violenta crisi respiratoria. In attesa dell’autopsia, che chiarirà le cause del decesso, si ipotizza che la causa della morte sia uno shock anafilattico. Ecco cos’è e come intervenire in caso si verifichi questa crisi.

Cos’è e come si innesca

Lo shock anafilattico, come spiega il ministero della Salute, è in sostanza una potente reazione allergica che si manifesta rapidamente e con sintomi importanti, potenzialmente fatali. Nell’organismo avviene una rapida sequenza di eventi scatenata dal contatto tra degli anticorpi e un allergene. Dopo l’esposizione a un allergene, infatti, esiste il rischio che l’organismo risponda in maniera brusca e violenta, con una reazione allergica “esplosiva” provocata dal rilascio di specifici globuli bianchi che innescano una pericolosa serie di reazioni in vari organi. Gli allergeni più comuni sono gli alimenti, i farmaci e le punture di insetto, in particolar modo quelle di vespe, api e soprattutto calabroni. Nei bambini e negli adulti lo shock è più probabile che emerga a causa del cibo o dei farmaci, negli anziani hanno invece un impatto importante le punture degli insetti. Tra le sostanze che possono provocare una anafilassi c’è anche il lattice, sempre più utilizzato negli oggetti di uso comune.

I sintomi: dal formicolio alla difficoltà respiratoria

I primi sintomi sono la comparsa di formicolio e senso di calore al capo e alle estremità. La pressione si abbassa, il respiro si fa difficoltoso e la pelle può presentare orticaria. Si manifestano poi anche altri sintomi, come prurito a lingua e palato, asma, vomito, diarrea, ipotensione, tachicardia e aritmia. Se l'infiammazione si estende alla laringe e alle corde vocali, c'è il rischio di una ostruzione totale del passaggio del respiro. I rischi letali sono quelli di asfissia e arresto cardiaco, scaturito dal collasso dell'apparato cardiocircolatorio.

Come si interviene in caso di shock anafilattico

Il farmaco salvavita in caso di soggetti predisposti è l’adrenalina, essenziale per il trattamento acuto della reazione allergica. Per i soggetti più a rischio è consigliabile avere sempre con sé un kit con l'autoiniettore di adrenalina. Quando è indicata, l’adrenalina può essere somministrata a tutti i bambini a qualsiasi età. In attesa dell’arrivo del personale medico, chi è colpito dovrebbe essere sdraiato e con le gambe leggermente sollevate, anche se questo può variare in base alle condizioni del paziente, dunque è doveroso informarsi con il proprio medico curante. Una volta in ospedale, i medici possono intervenire con procedure di rianimazione, fornire ossigeno con la mascherina e somministrare varie tipologie di farmaci, come la già citata adrenalina, beta-antagonisti per la respirazione, antistaminici e cortisonici. Solitamente il trattamento ospedaliero si conclude tra le 6 e le 12 ore.

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