Vaccini, calo della fiducia allarma Strasburgo: "Impatti sulla salute"

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"La vaccinazione previene 2,5 milioni di morti l'anno in tutto il mondo e riduce i costi dei trattamenti  per le malattie, compresi i trattamenti antimicrobici": questo quanto si legge nella risoluzione adottata a larga maggioranza dalla plenaria dell'Europarlamento

"Preoccupato" per il calo del tasso di copertura vaccinale e la diffusione di epidemie, come quella di morbillo, il Parlamento europeo si scaglia contro le campagne antivax e punta il dito contro la diffusione di "informazioni inaffidabili, fuorvianti e prive di fondamento scientifico" in questo settore, invitando i Paesi Ue ad adottare "misure efficaci contro la diffusione di tali informazioni fuorvianti". Questo quanto espresso oggi dall'Europarlamento che, riunito in Plenaria a Strasburgo, ha approvato una risoluzione non vincolante per alzata di mano. Il calo della fiducia dell'opinione pubblica nella vaccinazione è una grande sfida che sta già avendo un impatto sulla salute, sostengono gli europarlamentari.

Rafforzare la legislazione

"La vaccinazione - si legge nella risoluzione adottata a larga maggioranza - previene, secondo le stime, 2,5 milioni di morti l'anno in tutto il mondo e riduce i costi dei trattamenti specifici per le malattie, compresi i trattamenti antimicrobici". L'introduzione delle "vaccinazioni di protezione su larga scala in Europa ha contribuito in modo significativo al debellamento o al declino di numerose malattie infettive". Tuttavia "l'Europa attualmente registra epidemie evitabili di morbillo in numerosi Paesi a causa della riluttanza nei confronti dei vaccini". Per l'Europarlamento, gli Stati membri e la Commissione devono rafforzare la legislazione per aumentare la copertura vaccinale.

Trasparenza nella produzione di vaccini

I deputati sottolineano che i vaccini sono rigorosamente testati attraverso molteplici fasi di prova e periodicamente rivalutati. Al fine di riconquistare la fiducia, chiedono però una maggiore trasparenza sia nella produzione e nella valutazione dei vaccini e dei loro coadiuvanti sia nel finanziamento di programmi di ricerca indipendenti sui loro eventuali effetti collateralli. Occorre fornire ai cittadini informazioni inclusive, fattuali e basate su dati scientifici, è la raccomandazione che arriva da Strasburgo. 

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