Pesto alla genovese, Wash: “Può esser fatto anche senza sale”
Salute e BenessereLo sostengono i promotori della dodicesima Settimana mondiale per la riduzione del sale promossa dal World action on Salt&Health
Il pesto alla genovese può essere fatto anche senza sale. A dirlo sono i promotori della dodicesima Settimana mondiale per la riduzione del sale. L'evento, promosso dal World action on Salt&Health (Wash), mira a sensibilizzare governi e industria alimentare su un utilizzo più sano di questo condimento. Al Wash aderisce anche la Società italiana di nutrizione umana (Sinu). Il progetto è stato illustrato alla Camera di commercio di Genova.
Campionato del mondo del pesto
Oltre alla Settimana mondiale per la riduzione del sale, la tipica salsa genovese è un argomento di stretta attualità visto che sabato 17 marzo si terrà proprio nel capoluogo ligure il Campionato del Mondo del pesto. Il pesto è una salsa equilibrata, come ha spiegato il fondatore del Campionato mondiale di pesto al mortaio e presidente dell'Associazione Palatifini, Roberto Panizza. L'eventuale eliminazione del sale potrebbe essere compensata dal formaggio e dall'olio, oltre a garantire un risultato più conforme a quelle che sono le raccomandazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità.
Un pesto senza sale
Risale allo scorso ottobre l'accusa della stampa britannica nei confronti del pesto alla genovese, giudicato troppo salato. La risposta potrebbe arrivare proprio dal prossimo Campionato del Mondo del pesto a Genova, dove i ristoratori aderenti a "Genova Liguria Gourmet", come ha ricordato Alessandro Cavo della Camera di commercio di Genova, proporranno un pesto senza sale. Il consumo giornaliero di sale, secondo l'Oms, dovrebbe attestarsi sui cinque grammi, l'equivalente, ha specificato Paolo Simonetti della Sinu, di un cucchiaino di caffè. Il sale, secondo il parere dell'esperta, può avere delle valide alternative nelle erbe e nelle spezie.