Che cos'è e come funziona la dieta Sirt
Salute e BenessereAlla base di questo regime alimentare ci sono i cibi che contengono le così dette sirtuine, sostanze antiossidanti che fanno bruciare di più e sono dunque capaci di influenzare il funzionamento del metabolismo
La dieta Sirt è un regime alimentare basato sull'assunzione di cibi che contengono particolari sostanze, le sirtuine, che sarebbero in grado di attivare gli stessi meccanismi genetici sollecitati dal digiuno. Lo scopo è quindi quello di stimolare il metabolismo bruciando grassi e, di conseguenza, favorire la perdita di peso. Questi cibi da soli non bastano a fornire un apporto nutrizionale completo e bilanciato. Ecco perché è fondamentale usare il buon senso e rivolgersi a degli specialisti evitando le diete fai da te.
I cibi sirt
Sono in particolare 20 le bevande e i cibi ricchi di sirtuine che attiverebbero i meccanismi metabolici in grado di favorire la perdita di peso. Si tratta del vino rosso, il cacao, il sedano, il peperoncino, il cavolo, il grano saraceno, i datteri, i capperi, il caffè, l’olio extravergine di oliva, tè verde, prezzemolo, cicoria rossa, cipolla rossa, rucola, soia, fragole, curcuma e noci. "Quasi tutti questi cibi – spiega il dottor Nicola Sorrentino, specialista in scienze dell'alimentazione e dietetica che ha firmato la prefazione del libro "Sirt la dieta del gene magro" – fanno già parte della nostra dieta mediterranea. Di base, è un regime alimentare molto simile a quello vegano". Nonostante non siano cibi sirt 'classici', però, oltre a questi 20 alimenti base, non vengono escluse le proteine animali, ecco perché tra i cibi da integrare al regime alimentare vi sono anche il pollame e il pesce. L'idea, quindi, è che i cibi sirt siano sempre presenti nel proprio regime alimentare anche se "ci vuole buon senso – ha sottolineato Sorrentino – e non si può mangiare quello che si vuole". Inutile sperare, infatti, che un numero molto alto di calorie possa semplicemente essere compensato dalle sirtuine.
Le fasi della dieta
La dieta Sirt è composta da due fasi: quella del dimagrimento e quella del mantenimento. La prima dà ovviamente i maggiori risultati e dura una settimana. Per i primi tre giorni le calorie devono essere limitate a mille, per il resto della settimana possono salire sino a millecinquecento, con un'alimentazione tutta a base di cibi sirt. Secondo gli autori di questo programma, i nutrizionisti Aidan Goggins e Glen Matten, che hanno testato clinicamente questo regime alimentare su un gruppo di volontari in Inghilterra, i cibi sirt sarebbero in grado anche di ridurre il senso di fame e rendere quindi più semplice il mantenimento, che è poi l'obiettivo della seconda fase. La durata, in questo caso, è di 14 giorni. L'obiettivo principale non è più la riduzione delle calorie, ma è necessario continuare a mangiare cibi sirt in abbondanza. Perdere tanto peso in poco tempo, però, può essere rischioso. "Dimagrire – ha spiegato ancora Sorrentino – non è sufficiente. Bisogna farlo bene, perché il peso si può facilmente riprendere".
L'importanza del buon senso
La dieta Sirt non è adatta a tutti e consultare uno specialista prima di seguire regimi alimentari fai da te è fondamentale. "I soli venti alimenti di base della dieta sirt – ha aggiunto Sorrentino – non sono sufficienti in termini nutrizionale e non vanno bene per chi ha patologie come diabete o obesità". L'ideale, quindi, sarebbe abbinarli ad un regime alimentare corretto e bilanciato come può essere appunto la dieta mediterranea. "La convivialità – ha concluso Sorrentino – fa parte della nostra cultura. Fa più male trattenersi che mangiare quello che si desidera. Concedersi uno sgarro una tantum va bene".