Teatro di Roma, Cutaia rifiuta la direzione e resta a Firenze

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Il dirigente del ministero della Cultura è attualmente commissario straordinario per la Fondazione del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Il suo era emerso come possibile nome per ricoprire il ruolo di direttore generale della Fondazione della capitale, affiancando Luca De Fusco che assumerebbe il ruolo di direttore artistico

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Onofrio Cutaia non sarà il direttore generale del Teatro di Roma. Lo fa sapere lo stesso dirigente del Ministero della Cultura confermando di aver rifiutato il ruolo nel teatro capitolino. Attualmente, Cutaia ricopre l'incarico di commissario straordinario per la Fondazione del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Così lo stesso diretto interessato conferma a Firenze le indiscrezioni pubblicate sui giornali romani. 

La direzione della Fondazione

Il nome di Cutaia come direttore generale del Teatro di Roma era emerso come possibilità per superare lo stallo istituzionale riguardante la controversa nomina di Luca De Fusco a direttore sia artistico che generale della Fondazione. L’accordo tra Campidoglio, Regione Lazio e ministero della Cultura sembrava portare verso una modifica dello statuto con l'introduzione di due incarichi distinti: in questa prospettiva De Fusco avrebbe assunto la responsabilità di direttore artistico per i teatri Argentina, India, Torlonia e del Valle; a Onofrio Cutaia sarebbe andato invece il ruolo di direttore generale del Teatro di Roma. Una soluzione che però sembrerebbe non andare in porto, come testimonia il rifiuto dello stesso Cutaia.

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Commissario a Firenze

Arrivato a Firenze il 15 marzo 2023, a settembre Cutaia è stato prorogato come commissario per altri sei mesi. L'incarico scadrà il 15 marzo 2024, data entro la quale, esaurita la fase commissariale necessaria per salvare i conti del teatro, dovrà essere nominato un nuovo sovrintendente. Spetta al consiglio di indirizzo della Fondazione esprimere una rosa di nomi con indicazione del prescelto da comunicare al ministero. Sarà poi il ministro della Cultura a ratificare la nomina. Non è esclusa la possibilità che lo stesso Cutaia possa restare a Firenze come sovrintendente dell'ente lirico-sinfonico.

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