Expo 2030, Roma candidata: la visita degli ispettori del Bie con Pier Francesco Favino

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La settimana di incontri nella Capitale è iniziata ieri con il padrone di casa, il sindaco Gualtieri. Il team deve valutare sul posto il dossier con cui la città presenta la sua candidatura per un evento che vale oltre 50 miliardi. Il sostegno di Favino: "Meritiamo di vincere"

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Roma l'osservata speciale. Da ieri 18 aprile sono nella Capitale i quattro ispettori della Bie, il Bureau internazionale di Expo 2030 che hanno iniziato la loro settimana in città dal Campidoglio. La loro missione è valutare sul posto il dossier con cui Roma presenta la sua candidatura per un evento che vale oltre 50 miliardi: un'occasione unica. Il dossier, ben 618 pagine in 21 capitoli - è stato stilato da un team di esperti per battere la concorrenza della saudita Riad e della sudcoreana Busan. Sarà analizzato in ogni dettaglio dai quattro ispettori impegnati fino a a sabato in un programma fittissimo di visite e appuntamenti con tecnici e rappresentanti delle istituzioni. Oggi appuntamento con il ministro Matteo Salvini, giovedì Giorgia Meloni mentre venerdì saliranno al Colle dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

L'incontro con il sindaco Gualtieri

Il primo ieri è stato il padrone di casa, il sindaco Roberto Gualtieri, che ha accolto in Sala delle Bandiere il kazako Murager Sauranbayev insieme ad Albina Assis (Angola), Rolando Ruiz Rosas (Perù) e Per Sjönell (Svezia) arrivati a Roma col segretario generale Bie Dimitri Kerkentzes. "Sta andando bene, clima positivo e disteso. Non è l'esame di maturità: si tratta di vedere che quello che abbiamo scritto nel documento sia poi fattibile. Sono fiducioso - ha detto - perché ho partecipato alla sua preparazione, so cosa c'è scritto, so quanto è coerente e consequenziale", ha detto prima di pranzo sulla piazza del Campidoglio l'ambasciatore Giampiero Massolo, presidente del Comitato promotore. Dopo la riunione, gli ospiti sono stati accompagnati dal sindaco attraverso i Musei Capitolini alla Terrazza Caffarelli per il pranzo in compagnia dei dirigenti di Acer, Adr, della Camera di Commercio. Presenti anche Lavinia Biagiotti e l'attore Pierfrancesco Favino. "E' stato un ottimo inizio - ha raccontato il sindaco - Spetterà agli ispettori pronunciarsi alla fine, ma abbiamo riscontrato attenzione e apprezzamento per i temi oggi oggetto di approfondimento. Siamo fiduciosi e concentrati affinché questa ispezione vada per il meglio e tutti i punti di forza della nostra candidatura emergano". E riguardo alla quarta città rivale, l'ucraina Odessa, il sindaco sta lavorando da mesi a una partnership, "un rapporto speciale" per far confluire su Roma anche i suoi sostenitori. Nel pomeriggio gli ispettori si sono insediati nel Museo del Mercato di Traiano, che sarà il loro quartier generale, dove è passato a conoscerli anche il governatore Francesco Rocca.

Favino: "Orgoglioso di sostenere la candidatura di Roma"

"Sono orgoglioso di sostenere la candidatura Expo 2030, perché l'idea che dice anche il logo, è che Roma è una porta aperta in questo momento a tutto il mondo. Qualcosa che è parte non solo della romanità ma dell'italianità. Come dato fondante del nostro paese. Roma è una città aperta, come diceva il titolo dell'omonimo film di Rossellini'', sono le parole di Pierfrancesco Favino in un video per il Comitato Expo 2030 Roma registrato ieri in Campidoglio, dove ha incontrato i delegati Bie. ''Roma", assicura l'attore, "è la città migliore per ospitare Expo 2030. Chiunque viene a Roma ha voglia di ritornarci. Chiunque verrà a Roma sarà benvenuto e non si scorderà di Roma".

The coliseum illuminated at night, Rome, Italy

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