L'impianto destinato a bruciare i rifiuti della Capitale, con una capacità di trattamento pari a 600.000 tonnellate l'anno, sorgerà nei terreni di Santa Palomba
Il termovalorizzatore di Roma si farà, e la sua progettazione procede serrata. Dalla decisione e dall'annuncio del sindaco Roberto Gualtieri, che sta lavorando come commissario di governo per il Giubileo, il progetto e i passaggi tecnici proseguono e l'impianto, destinato a bruciare i rifiuti della Capitale con una capacità di trattamento pari a 600.000 tonnellate l'anno, sorgerà nei terreni di Santa Palomba e secondo i piani del primo cittadino, diverrà operativo per il settembre del 2026.
L'iter del progetto
A dicembre il Comune, dopo aver firmato l'ordinanza, ha emanato un avviso pubblico esplorativo, per la ricerca di operatori economici interessati alla presentazione di proposte di project financing finalizzate all'individuazione del promotore, per l'affidamento in concessione della progettazione, realizzazione, ed esercizio, del polo impiantistico. Il termine dell'avviso arrivato il 1° marzo, ha così visto la presentazione da parte di Acea Ambiente della propria manifestazione di interesse. È stata quindi costituita un commissione di valutazione tecnica ed economica del progetto con durata di 60 giorni che scadranno tra meno di due settimane, il 30 aprile. Al termine di questo step, l'iter prevede che venga fatta la dichiarazione di pubblico interesse della proposta, dopodiché le strutture comunali prepareranno il bando che verrà pubblicato il 1° agosto, con scadenza al 30 ottobre.
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Le tempistiche
Secondo il programma l'avvio dei cantieri è fissato per il 1° luglio del 2024, mentre l'entrata in funzione dell'impianto è prevista a settembre del 2026. Chi vincerà la gara, quindi, procederà alla costruzione e gestione dell'inceneritore che brucerà la frazione indifferenziata dei rifiuti, generando energia da destinare ad altri usi. Roma avrà così un suo termovalorizzatore, un po' sul modello di quello di Copenaghen, e sarà basato sulla migliore tecnologia per il recupero energetico, il riciclo delle ceneri, il controllo delle emissioni, come ha più volte spiegato il sindaco Gualtieri.