In un negozio di Acilia sono stati trovati otto cartoni di raudi, fumogeni, petardi, batterie e altro materiale pirotecnico illegale per un peso lordo totale di circa 600 chilogrammi, di cui 200 di massa attiva esplodente
Sequestrati a Roma e in provincia oltre sette quintali di fuochi d'artificio illegali. L'operazione è stata compiuta dagli agenti di polizia.
I sequestri
In un negozio di Acilia gli agenti del X Distretto Lido, durante un'attività di prevenzione, hanno sequestrato otto cartoni di raudi, fumogeni, petardi, batterie e altro materiale pirotecnico illegale per un peso lordo totale di circa 600 chilogrammi, di cui 200 di massa attiva esplodente. Al termine il personale specializzato del nucleo artificieri ha provveduto alla distruzione del materiale pirotecnico. Il titolare dell'attività è stato denunciato. In un paese dei Castelli Romani invece sono stati gli investigatori della Divisione di Polizia Amministrativa a scoprire l'attività e a sequestrare circa 50 chili di materiale altamente pericoloso.
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La vendita sui social
È stato scoperto anche un ragazzo che, facendo "base" in un bar gestito dalla famiglia, vendeva materiale pirotecnico pubblicizzandolo su una piattaforma social. Usava invece uno dei sistemi di messaggistica più sofisticati un giovane che, dopo aver ricevuto l'ordine dal cliente, consegnava la merce presso la sua residenza alla Garbatella. Durante la perquisizione, svolta sempre dai poliziotti della Divisione Polizia Amministrativa, sono stati sequestrate 23 batterie da lancio da 100 colpi ciascuna. I controlli hanno riguardato anche alcune attività commerciali: nel quartiere Trieste, in un negozio di casalinghi, gli agenti del II Distretto Salario-Parioli, hanno trovato e sequestrato circa 30 chili di ordigni pirotecnici di categoria non vendibile conservati in maniera non appropriata e pericolosa.