Roma, studente transgender discriminato: “Un prof mi ha urlato contro che sono una donna”

Lazio
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Il 17enne ha raccontato l’episodio: “Quando il professore è tornato con la prima verifica di arte ho trovato il mio nome d’elezione barrato e ci aveva riscritto il mio nome alla nascita”. Il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara: “Sosterrò tutte le opportune verifiche”

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Marco, studente 17enne che ha da poco ottenuto di fare la carriera alias al liceo scientifico Cavour di Roma, ha raccontato all'Ansa di essere stato vittima di un episodio di discriminazione da parte di un suo professore. "Quando il professore è tornato con la prima verifica di arte - ha detto - ho trovato il mio nome d'elezione barrato e ci aveva riscritto il mio nome alla nascita". 

La vicenda

Nato geneticamente femmina, da quando ha 15 anni si sente un ragazzo: lo ha detto ai genitori con molte difficoltà, ha intrapreso un percorso presso i servizi pubblici che si occupano di disforia ed attende di iniziare una cura ormonale per attivare la transizione di genere. Il liceo scientifico Cavour (primo in Italia) permette però agli studenti di intraprendere la carriera alias, ovvero di avere il nome di elezione - da maschio nel caso del 17enne - sia sul registro che sui documenti scolastici. Cosa che Marco ha fatto.

“Prof mi ha urlato contro che vedeva una donna nonostante carriera alias”

"Quando sono andata a protestare il professore mi ha urlato contro che quello che vedeva lui era una donna, ho preso il telefono per mostrargli il regolamento di scuola sulla carriera alias e lui ha detto che non gli interessava. Mi ha umiliato perché mi ha chiamato più volte con il mio nome di nascita di fronte a tutti".

Valditara: “Sosterrò tutte le opportune verifiche”

Il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, ha fatto sapere che "sosterrò tutte le opportune verifiche: la scuola è il luogo per eccellenza deputato allo sviluppo e alla realizzazione della persona umana e non può ovviamente ammettere al proprio interno alcuna forma di discriminazione".

Le testimonianze degli altri studenti

"Quando abbiamo saputo quello che è successo, prima da alcune voci e poi dal gruppo del comitato studentesco, siamo rimasti stupiti e sconvolti, perché è un nostro professore", hanno raccontato alcuni studenti all'Ansa. Secondo i loro racconti il professore, in altre occasioni, avrebbe avuto anche atteggiamenti sessisti nei confronti delle ragazze. Tenderebbe, per loro, ad alzare i voti agli studenti e ad abbassarli alle studentesse. Avrebbe poi preso in giro un'alunna perché giocava a calcio, raccontano.
Una ragazza ha aggiunto: "Secondo me su alcune cose alcuni nostri compagni di scuola esagerano. Amplificano alcuni episodi, non è il caso di questo ragazzo discriminato, ma a volte succede. Facilmente puoi passare per omofobo o razzista". "In classe mia una professoressa ha parlato di quello che è successo, durante tutta la lezione. Ci ha spiegato la procedura della carriera alias, non si è esposta, non ci ha influenzato, ma ci ha fatto ragionare - racconta un giovane - Ci ha detto che bisogna sempre rispettare le persone".

Domani assemblea straordinaria

Un rappresentante d’istituto ha dichiarato: "Quando ho saputo quello che era accaduto mi sono sentito sdegnato e arrabbiato". Sabato 12 novembre all'interno della scuola si terrà un'assemblea straordinaria - concordata con la dirigente e i professori - "per sensibilizzare sul tema e far sì che non riaccadano più episodi del genere". Il ragazzo spiega che "questa scuola, la nostra, ha approvato la carriera alias alla fine dell'anno scorso. La risposta dell'istituto è unita contro le discriminazioni”.

Gay Center: “Siano rispettati i diritti del ragazzo”

Pietro Turano, portavoce dell'associazione Gay Center che gestisce il numero verde gay help line. "Il ragazzo sa quali sono i suoi diritti e pretende che vengano rispettati anche perché la scuola li aveva già riconosciuti. Qui siamo di fronte a una doppia violazione: di un diritto e di un regolamento interno alla scuola. L'istituto dovrebbe prendere provvedimenti, aldilà di quello che farà il ministero". Gay center ha chiesto di valutare quanto accaduto.

Il comunicato della Rete degli studenti medi

La Rete degli studenti medi ha espresso in un comunicato: "Il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara, dopo il gravissimo episodio transfobico al Liceo Cavour di Roma, ha dichiarato di volere una scuola senza discriminazioni. Ogni giorno il sindacato studentesco lotta all'interno delle scuole e dei consigli d'istituto per far approvare la Carriera Alias, una misura di civiltà che riconosca tutti gli studenti e tutte le studentesse, misura che viene costantemente ostacolata o, come nel caso del Liceo Cavour, deliberatamente ignorata. Solo pochissime scuole riescono a farla approvare e rispettare, è ora che il Ministero prenda una posizione netta. Per questo la Rete degli Studenti Medi dichiara che, se davvero il ministro non accetta discriminazioni nelle scuole, la risposta deve essere quella di approvare le Carriere Alias a livello nazionale, assicurando la formazione per i e le docenti e riconoscendo tutte le soggettività all'interno della scuola. Anche per questo gli studenti e le studentesse riempiranno le strade e le piazze di tutto il paese nella giornata di mobilitazione nazionale del 18 Novembre".

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