Roma, maxi bolletta a storica gelateria: "È insulto al lavoro"

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"È l'esempio limpido del venir meno di un patto fondamentale tra stato e imprese - ha scritto nel post il titolare Andrea Fassi -, violenta la mia onestà, i ragazzi che lavorano con me. Polverizza la speranza, inaridisce i desideri"

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Bolletta quadruplicata rispetto al 2021, da 4.741 a 17.862 euro, a fronte di un consumo quasi identico. A pubblicare la foto delle due bollette è stato il titolare della storica gelateria Fassi di Roma. "Questa bolletta è un insulto al mio lavoro - ha scritto nel post Andrea Fassi -, è l'esempio limpido del venir meno di un patto fondamentale tra stato e imprese, violenta la mia onestà, i ragazzi che lavorano con me. Polverizza la speranza, inaridisce i desideri".

"Per ora reggo"

Fassi, che è anche vicepresidente dei locali storici Fipe, nel post ha scritto che la bolletta "la pagherò, venderemo novemila coppette da due euro al mese solo per pagare la corrente. In Italia, a lavorare bene, anche un animo come il mio con energie infinite si annoia e ha paura. Per ora reggo sia mai lasci spazio al gelato all'amatriciana o al sorbetto di funghi porcini o, peggio ancora, a quelle poltiglie scolorite e gonfie".

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