Ventenne morto investito a Roma, poliziotto arrestato chiede perdono

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L’agente 46enne era stato arrestato per omicidio stradale. Oggi il gip ha accolto la richiesta del pm disponendo per lui il carcere Nel corso dell’udienza l’indagato ha depositato una lettera: “Mi inginocchierei ai piedi per chiedervi perdono, dovevo morire io”

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Nel corso dell’udienza di convalida dell’arresto, il poliziotto arrestato per omicidio stradale per aver travolto e ucciso a Roma un 20enne ha depositato una lettera per chiedere perdono. Oggi il gip di piazzale Clodio ha accolto la richiesta del pm Mario Palazzi disponendo il carcere per il 46enne indagato, che era risultato positivo ai test di droga e alcol.

La lettera

"Mi inginocchierei ai piedi per chiedervi perdono. Ho paura, so che voi ne avete più di me. Ho sbagliato, cavolo ho sbagliato. Avrei voluto morire io. Dovevo morire io”, scrive l'uomo difeso dall'avvocato Pamela Strippoli. “Vi chiedo perdono. Niente vi ridarà più vostro figlio, ma io farò qualsiasi cosa possa aiutarvi. Vi chiedo perdono, e a Dio. Avrei dovuto morire io. Ho il cuore in pezzi, ma so che è nulla rispetto a quello che state provando voi. Odiarmi è il minimo".

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