I corsi sono tenuti da docenti qualificati e specializzati nell’insegnamento dell’italiano a stranieri che vengono affiancati anche da mediatori culturali. Sono 242 le persone iscritte, di cui 167 adulti e 75 bambini
I bambini imparano l’italiano, giocando e divertendosi, mentre gli adulti studiano nelle aule universitarie, il tutto gratuitamente e con docenti di altissimo livello. Dal 10 giugno all’Università degli Studi internazionali di Roma – UNINT si svolge una iniziativa che risponde concretamente a uno dei bisogni essenziali dei rifugiati ucraini nel nostro paese. Nel campus universitario si stanno svolgendo, tutti i venerdì e sabato di giugno e luglio, corsi di italiano, così da permettere l’inserimento nel tessuto nazionale di chi, adulto o minore, è dovuto scappare dalla sanguinosa guerra che sconvolge il paese. (UCRAINA, TUTTI GLI AGGIORNAMENTI)
I corsi di italiano
I corsi sono tenuti da docenti qualificati e specializzati nell’insegnamento dell’italiano a stranieri che vengono affiancati anche da mediatori culturali. Sono ben 242 le persone iscritte: 167 adulti, per la maggior parte donne poiché gli uomini sono rimasti a combattere la guerra, 75 bambini e adolescenti. È stato necessario chiudere in pochi giorni le iscrizioni, perché il numero sarebbe altrimenti diventato troppo grande, ma questa iniziativa potrebbe spingere altri atenei in Italia a seguirne le orme. All’Università sono stati donati centinaia di giochi da tavolo e giocattoli e altrettanti libri per l’infanzia, così da permettere ai più piccoli di imparare la lingua divertendosi nel parco del campus universitario, dove si svolgono attività di insegnamento ludico per i più piccoli.
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“Dialogo per creare vicinanza, prossimità, e integrazione”
Il vicepresidente dell’Ateneo, Fabio Bisogni, evidenzia come sia fondamentale, rispetto al dramma dei profughi ucraini, “non fermarsi alla compassione ma passare all’azione: percepire le loro sofferenze spinge a intercettare e soddisfarne le necessità. E al primo posto c’è l’esigenza della comunicazione e del dialogo per creare vicinanza, prossimità, e integrazione. E questo bellissimo progetto nasce proprio da questo”. “È una iniziativa” spiega la preside della Facoltà di Lingue e traduzione, Mariagrazia Russo “nata spontaneamente e che ha trovato riposte entusiaste da parte dell’amministrazione, dei docenti di ruolo e a contratto, del personale tecnico e di dozzine e dozzine di studenti. Creare ponti tra culture fa parte della nostra missione universitaria, e questa è la nostra concreta risposta al dramma di una guerra che sta sconvolgendo il pianeta”. Gli incontri continueranno sino alla fine di luglio, tutti i venerdì pomeriggio dalle 17 alle 20 e il sabato dalle 10 alle 13.