Roma, ripresa la protesta dei tassisti vicino a Palazzo Chigi

A Roma è ripresa la protesta dei tassisti che anche oggi bloccano Via del Corso nei pressi di Palazzo Chigi, fronteggiati da un cordone di polizia, scandendo slogan contro il governo e Uber. Sono stati accesi fumogeni ed esplosi petardi. Blindate dalle forze dell'ordine le vie di accesso ai palazzi istituzionali.  Sono anche arrivati gli idranti. I tassisti chiedono lo stralcio dell'art. 10 del ddl concorrenza, che affronta il tema della liberalizzazione del settore, unitamente alla riapertura di un tavolo di confronto con l'esecutivo. Anche ieri la rivolta dei tassisti è arrivata davanti Palazzo Chigi, con petardi e fumogeni. Nel frattempo, è terminata alla Camera la riunione di maggioranza con il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, a margine dei lavori della commissione Attività produttive. Secondo quanto si apprende da fonti parlamentari non ci sarebbe ancora sul tavolo una proposta organica. Durante l'incontro il ministro ha ascoltato i rilievi mossi dalla commissione

Ddl Concorrenza

In questi giorni si sta stringendo, attorno al governo, il pressing per uno stralcio o una revisione dell'articolo 10 del ddl Concorrenza appunto, che affronta il tema della liberalizzazione del settore. Ipotesi, quella della revisione, che secondo quanto filtra dai palazzi sarebbe sul tavolo. Si starebbe infatti lavorando a una riformulazione dell'articolo, in modo da trovare una sintesi. Ma mentre proseguono le interlocuzioni a tutti i livelli, nella maggioranza e tra governo e Parlamento, al momento non è intuibile quale possa essere il compromesso, atteso che i tassisti restano saldamente fermi sulle proprie posizioni: stralcio dell'articolo, prosecuzione della riforma del servizio già avviata nel 2019, riapertura di un tavolo di confronto con l'esecutivo. Richieste che sono state ribadite ieri in piazza.

Prosegue la protesta dei tassisti incatenati

I cinque rappresentanti sindacali dei tassisti che sono incatenati a palazzo Chigi da tre giorni contro l'articolo 10 del ddl concorrenza fanno sapere all'Ansa che resteranno ancora incatenati fino al termine di questa vicenda. 'Incatenati oggi per essere liberi domani", spiegano con quello che è ormai il loro slogan.