Roma, pizzo a negozi centro commerciale: 3 misure interdittive

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Tre persone prendevano di mira piccoli imprenditori chiedendo dai 20 ai 50mila euro in cambio del rinnovo del contratto di affitto. Una delle vittime ha denunciato alla guardia di finanza

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Prendevano di mira i piccoli imprenditori che gestivano negozi e attività all'interno di un centro commerciale tra i più grandi della Capitale, chiedendo un 'pizzo' che andava dai 20 mila ai 50 mila euro in cambio del rinnovo del contratto di affitto. Una delle vittime però ha denunciato tutto alla Guardia di Finanza di Roma che oggi ha eseguito un'ordinanza di tre misure interdittive della durata di un anno nei confronti di altrettante persone accusate di estorsione, oltre a un sequestro preventivo di beni per circa 2 milioni di euro. Il provvedimento è stato disposto dal gip dopo l'inchiesta condotta dal procuratore aggiunto di Roma Giovanni Conzo, che ha delegato le indagini al Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria: è stato emesso nell'ambito della fase delle indagini preliminari, allo stato delle attuali acquisizioni probatorie e, in attesa di giudizio definitivo, vale la presunzione di non colpevolezza degli indagati. La proprietà della galleria commerciale è del tutto estranea ai fatti.

La vicenda

I fatti sono iniziati diversi anni fa e della vicenda, in seguito alla denuncia di uno degli imprenditori vessati, si era occupata anche la trasmissione 'Le Iene' nel 2019. I finanzieri hanno così scoperto il modus operandi dei tre indagati, all'epoca responsabile e dipendenti di società incaricate dalla proprietà del centro di gestire l'affitto dei locali commerciali. La proprietà della galleria commerciale è invece del tutto estranea ai fatti. Nel corso delle attività investigative, un indagato, fermato in tarda serata all'uscita dall'abitazione di un imprenditore, è stato trovato in possesso di oltre 49mila euro in contanti, che sono stati sequestrati. Per assicurare, nell'immediato, la gestione delle società sottoposte a vincolo reale, tuttora operative, e dei correlati flussi finanziari sono stati nominati due amministratori giudiziari.

La nota della guardia di finanza

Le indagini, si afferma in una nota della guardia di finanza, erano partite dalla denuncia di un imprenditore ed i finanzieri "acquisito gravi elementi indiziari su richieste estorsive per il rinnovo dei contratti d'affitto, ricevute da alcuni esercenti che gestivano esercizi commerciali all'interno di una galleria. Richieste arrivate da soggetti che, all'epoca dei fatti, erano il responsabile e i dipendenti di società incaricate dalla proprietà del centro di gestire l'affitto dei locali commerciali della struttura".

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