Roma, produttore cinematografico Valsecchi acquista casa di Pasolini: la donerà al Comune

Lazio

Si tratta dell'abitazione in via Giovanni Tagliere, in zona Rebibbia, dove il poeta ha vissuto all'inizio degli anni '50

ascolta articolo

Sarà donata al Comune di Roma la casa romana di Pier Paolo Pasolini che si trova in via Giovanni Tagliere 3, nel quartiere Rebibbia. La dimora è infatti stata acquistata all'asta dal produttore cinematografico Pietro Valsecchi, il quale ha deciso di donarla alla Capitale. Si tratta della casa dove il poeta ha vissuto all'inizio degli anni '50. A spingere Valsecchi ad acquistare all'asta la casa romana di Pasolini "è stato innanzitutto il desiderio di fare qualcosa per la città. Noi che siamo 'operatori culturali' dobbiamo produrre cultura per fare memoria storica. Pasolini è stato uno dei più grandi intellettuali del '900, mi è sembrato giusto restituire alla cittadinanza questo forte valore simbolico. Realizzare presidi culturali è importante per i giovani e per la città", ha spiegato all'ANSA il produttore cinematografico e televisivo, fondatore della Taodue Film con la moglie Camilla Nesbitt.

©Ansa

La casa

L'asta per vendere la prima dimora romana di Paolini a dicembre scorso era andata deserta: nessuno aveva presentato offerte per quel modesto primo piano di 40 metri quadri a Ponte Mammolo, dove lo scrittore imparò a conoscere le borgate e i suoi abitanti per non lasciarli più . Qui Pasolini, all'epoca insegnante in una scuola a Ciampino, scrisse anche il primo capitolo di Ragazzi di Vita, romanzo di fondazione del suo percorso e non solo. La casa di via Giovanni Tagliere, due camere e cucina dove Pasolini si trasferì con la madre nel 1950, era di un privato e dopo l'atteso e naufragato progetto di farci una Casa internazionale della Poesia arrivò l'asta giudiziaria senza acquirenti. Per difendere il valore immateriale di questa piccola 'casa di poveri, all'estrema periferia, vicina a un carcere', come la descrisse lo stesso Pasolini nel 'Poeta delle ceneri', molte realtà territoriali, dal centro popolare San Basilio al locale circolo Arci fino alla Cgil, lanciarono una petizione per fermare l'asta e per riconoscere il valore storico della casa. Perchè anche se Pasolini in quella 'casa di poveri' non visse molto, di sicuro fu in questa periferia che entrò in contatto per la prima volta con quei volti sinceri e veri che si ritrovano in gran parte del suo mondo artistico.

Sindaco Gualtieri: "Bellissimo gesto d'amore nei confronti della città"

"È stato lo stesso Valsecchi - ha commentato il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri - a darmi la notizia poco fa e a confermarmi che la casa sarà donata al Comune di Roma. Voglio ringraziare Valsecchi per questo bellissimo gesto d'amore nei confronti della città e di un grande intellettuale come Pasolini proprio in occasione dei cent'anni della sua nascita".

Valsecchi: "È il mio regalo a Roma"

Oltre al desiderio di fare un regalo alla città, ciò che ha spinto Valsecchi a comprare la casa è stato "un altro elemento. Quando sono arrivato a Roma, negli anni '70, avevo 24 anni, una delle prime persone che ho incontrato è stata Laura Betti, vestale di Pasolini: mi mandò nella sede del Secolo d'Italia a prendere tutti gli articoli che erano usciti sulla morte dell'intellettuale. Fu il primo servizio che feci - ha sottolineato il produttore -. Dopo tanti anni l'idea di ritornare su Pasolini è stata in qualche modo la chiusura di un cerchio: d'accordo con mia moglie e i miei figli ho deciso di acquistare la casa all'asta e d'accordo con il sindaco Gualtieri faremo una grande festa della cultura con tanti amici". L'auspicio del produttore è che "tanti intellettuali, produttori, persone capaci in questo Paese e soprattutto a Roma si uniscano anche loro per fare qualcosa per questa città che ha bisogno di questi gesti forti. Spero che sia l'inizio di un lungo percorso per tanti amici che vogliono investire nella città".

19_pasolini

leggi anche

Pasolini, 100 anni fa nasceva uno degli intellettuali più scomodi

©Ansa

Roma: I più letti