Il legale della dirigente scolastica: "La mia assistita oggetto di una caccia alle streghe"
Nella giornata di ieri, 31 marzo, l'Ufficio scolastico regionale del Lazio ha inviato presso il liceo Montale di Roma i suoi ispettori per attivare delle verifiche in merito alla presunta relazione sentimentale tra la preside e uno studente 19enne. A loro la dirigente scolastica ha ribadito di aver intrattenuto con il ragazzo solo rapporti cordiali, spiegando che il caso è nato da alcuni "collaboratori infedeli” che “ mi hanno voluto danneggiare”, come riferito dal Corriere della Sera. Lo studente, però, avrebbe confermato la relazione in almeno due audizioni davanti ad alcuni responsabili dell’Istituto.
Il legale: "Contro di lei caccia alle streghe"
"In alcuni paesi le donne si lapidano con le pietre, nel 2022 in Italia si lapidano a parole sui giornali. Pubblicare nome, cognome, professione, foto e audio in assenza di reato e ancor prima di qualsiasi ricerca della verità non è diritto di cronaca ma negazione totale alla privacy e negazione dei diritti fondamentali per un essere umano donna o uomo che sia". E' quanto sottolinea in una nota il legale della dirigente scolastica, oggetto, ribadisce, "di una caccia alle streghe come forse nel più buio Medioevo poteva accadere". "La domanda da porsi oggi - prosegue la nota - è fino a dove un certo 'giornalismo' possa colpire la vita umana e professionale di una donna con consapevolezza e assoluto e ingiustificato sadismo di 'cronaca'. I protagonisti sono maggiorenni. Elemento essenziale e fino ad ora quasi minimizzato. Con il protagonista maschile tenuto ancora oggi in assoluto anonimato e non si comprende perché. Lo squilibrio d'informazione va sempre criticato ma qui c'è molto di più e cioè un evidente e grandissimo problema mediatico di disparità di genere che come tale va riconosciuto e affrontato", ha ggiunto il legale.
“Denunceremo per diffamazione”
"Presenteremo denunce per diffamazione a mezzo stampa per una grave violazione del rispetto della dignità umana e professionale della mia assistita e per l'aperta violazione dei limiti del diritto di cronaca cosi come è stato evidenziato dal Garante della Privacy su questa situazione'', ha poi annunciato il legale. "Procederemo con le denunce per diffamazione, in primis verso la testata giornalistica La Repubblica, nella sua versione online, per aver commesso una grave violazione del rispetto della dignità professionale e umana della mia assistita e dunque per un'aperta violazione dei limiti del diritto di cronaca", annuncia il legale.
Le reazioni degli studenti
Intanto, tra le aule del liceo Montale il clima si è fatto "po' pesante, si è creato un gossip, ne va anche della reputazione della scuola ma ora a pagare rischia di essere solo la preside, si parla persino di licenziamento”, come spiegano alcuni studenti. Tra gli stessi alunni, inoltre, circolano opinioni contrastanti. Se due giorni fa il Collettivo in una nota aveva chiesto le dimissioni della dirigente "perché doveva dare l’esempio”, molti altri sembrano invece non concordare con quella posizione. "La maggior parte degli studenti non è indignata. Pensiamo in molti la stessa cosa: sono maggiorenni, fanno come gli pare”, ha dichiarato un ragazzo.