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Caso marò, gip di Roma: "Latorre e Girone agito per legittima difesa"

Lazio

Lo scrive il gip di Roma Alfonso Sabella nel decreto con cui ha disposto l'archiviazione dell'inchiesta con al centro la morte di due pescatori indiani avvenuta nel febbraio del 2012 a largo delle coste del Kerala, nell'India sudoccidentale

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"È chiarissimo come, più che legittimamente Latorre e Girone si trovassero in una situazione tale da far pensare a un attacco di pirati alla Enrica Lexie, ragion per cui nessuna perplessità potrebbe giammai residuare sul fatto che i due militari abbiano agito in stato di legittima difesa, almeno, putativa". Lo scrive il gip di Roma Alfonso Sabella nel decreto con cui ha disposto l'archiviazione dell'inchiesta dei due marò Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, accusati dell'omicidio di due pescatori indiani avvenuto nel febbraio del 2012 a largo delle coste del Kerala, nell'India sudoccidentale (LA FOTOSTORIA).

Le parole del gip

"Potrebbe invero discutersi sul fatto - aggiunge il giudice - che, in sede di quell'azione reputata difensiva abbiano, per errore, determinato da imprudenza o imperizia, sparato direttamente qualche colpo contro l'imbarcazione che avevano percepito come fonte di minaccia, ma in tal caso, come ha correttamente rilevato il pm, il relativo delitto dell'omicidio colposo, ad oggi sarebbe ampiamente e irrimediabilmente prescritto". Per il magistrato "quello che non può realisticamente essere messo in dubbio riguarda la chiarissima e oltremodo motivata convinzione dei marò di trovarsi in presenza di un attacco di pirati, ragion per cui la loro azione, offensiva e difensiva, è da ritenersi scriminata nella" legittima difesa "e qualora residuasse nella loro condotta un qualche profilo colposo, ovviamente tutto da accertare, il relativo reato di omicidio colposo sarebbe definitivamente prescritto ragion per cui non rimane che accogliere la richiesta di archiviazione formulata dal pm".

Latorre: "Oggi primo giorno da uomo e militare libero"

All'indomani dell'archiviazione dell'indagine che lo vedeva acusato di omicidio, il fuciliere di Marina Massimiliano Latorre ha pubblicato un post su Facebook in cui esprime la propria gioia. "Oggi, 1 Febbraio, mi sono svegliato per il primo giorno da Uomo e Militare libero. Tante volte mi sono chiesto se avessi mai avuto la fortuna di assaporare la gioia che sto provando" ma oggi posso "gioire ed assaporare questa felicità riscattandomi di quella gioia mai assaporata prima". 

Il caso marò

I due militari erano accusati di aver ucciso nel 2012 due pescatori indiani, al largo delle coste del Kerala: i fucilieri, che erano impegnati in una missione antipirateria a bordo della nave commerciale italiana Enrica Lexie, videro avvicinarsi il peschereccio Saint Antony e, temendo un attacco di pirati, spararono alcuni colpi di avvertimento in acqua. A bordo della piccola imbarcazione, però , morirono i due pescatori Ajeesh Pink e Valentine Jelastine, e rimase ferito l'armatore del peschereccio, Freddy Bosco. Dopo un lungo contenzioso, nel luglio del 2020 il tribunale internazionale dell'Aja, che aveva riconosciuto "l'immunità funzionale" ai fucilieri, aveva stabilito che la giurisdizione sul caso spettava all'Italia e aveva disposto il risarcimento alle famiglie delle vittime.

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Marò, il tribunale dell'Aja chiude definitivamente il caso. LA STORIA