Roma, Sbarra alla manifestazione della Cisl: “Il Paese ha bisogno di coesione”

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"Non è il momento in cui ci si può accontentare di essere contro", ha detto il segretario generale alla manifestazione "Per lo sviluppo, il lavoro, la coesione. La responsabilità in piazza"

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"Il Paese ha bisogno di coesione e unità. Non di conflitto sterile. Non è il momento in cui ci si può accontentare di essere contro", ha detto il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, alla manifestazione a Roma "Per lo sviluppo, il lavoro, la coesione. La responsabilità in piazza".

La manifestazione della Cisl

"Siamo in piazza per valorizzare i risultati che l'azione sindacale ha conquistato nella manovra, per migliorarla ulteriormente durante l'iter parlamentare, per indicare le nuove priorità dell'agenda sociale, per affermare il profilo di un sindacato responsabile, costruttivo, partecipativo che vuole stare dentro i processi di cambiamento". Al Paese, ha rimarcato il segretario generale "serve coesione, protagonismo sociale, non conflitto sterile. Ecco perché oggi lanciamo un forte segnale al governo, alle associazioni datoriali, per rafforzare il dialogo e il confronto nella prospettiva di costruire insieme la ripartenza e la crescita del Paese". "Quello che manca non può pesare più di quello che c'è. Con la logica del populismo politico e sindacale non si è mai fatta una riforma e non si sono mai migliorate le condizioni dei lavoratori", ha proseguito Sbarra dal palco parlando della manovra e tornando a respingere l'idea e il rischio "di trasformare i luoghi di lavoro in trincee. Il Paese ha bisogno di coesione e unità", ripete, "di una ricostruzione fatta insieme alle parti sociali che ci liberi da ritardi storici. Di approdare ad un nuovo modello di sviluppo, equo e sostenibile, con al centro il lavoro e la persona".

La manifestazione della CISL a piazza Santissimi Apostoli, Roma, 18 dicembre 2021. ANSA/MASSIMO PERCOSSI
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Sbarra: “Draghi ha dimostrato di saper ascoltare”

"Il presidente Draghi, che incontreremo ancora una volta dopodomani a Palazzo Chigi, si è dimostrato capace di ascoltare, si è impegnato ad aprire i tavoli sui nodi cruciali del fisco e delle pensioni. E ha saputo cambiare e far progredire la manovra. Non su tutto quello che volevamo. E per questo continueremo a farci sentire. Ma su molto, sì. Con forti elementi espansivi", ha aggiunto Sbarra dal palco sottolineando i "risultati importanti" conquistati e le ragioni di non condivisione dello sciopero generale di giovedì scorso proclamato da Cgil e Uil. "Quando si decide insieme, si decide bene - prosegue Sbarra -. Sfilarsi dai tavoli di trattativa, invece, porta a decisioni unilaterali e isola il mondo del lavoro da scelte strategiche. Certo non sono mancati gli 'stop and go'. E quando il governo ha avuto qualche sbandamento, qualche 'amnesia', non abbiamo fatto sconti. Come è successo a ottobre con una manovra nata male, insufficiente proprio per la mancanza di coinvolgimento sociale. Per questo ci siamo mobilitati nei luoghi di lavoro e sul territorio. La nostra azione è stata determinata e intransigente. Ma dobbiamo essere sinceri: di fronte a noi non c'è stato un muro. Se fosse stato così avremmo fatto di tutto per tirarlo giù, con ogni mezzo a disposizione. E allora sì, lo sciopero generale sarebbe stato non solo giusto, ma doveroso. Però è impossibile dire che sia successo questo".

“Grazie a Mattarella per quanto fatto e farà”

"Il lavoro è 'il valore su cui si basa la coesione della società, merita riconoscimento e tutela', ha detto il presidente Mattarella, sottolineando che il successo del Pnrr si misurerà da questo. Le giunga anche oggi, da questa piazza, caro Presidente, il nostro saluto, la nostra ammirazione e il nostro grazie più sincero. Per tutto quello che ha fatto e ancora farà per il bene dell'Italia", ha poi affermato Sbarra, dal palco in piazza Santi Apostoli a Roma. Parole accolte da un lungo applauso della piazza.

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