Professore universitario ucciso a Tarquinia, fermato un 70enne

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Il sospettato è stato trasferito all'ospedale Belcolle di Viterbo, in quanto colto da malore dopo il fermo. La procura di Civitavecchia ha aperto un fascicolo per omicidio. Al vaglio degli inquirenti ci sarebbe un possibile litigio per motivi sentimentali. Prevista per oggi l’autopsia sul corpo del docente

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C'è un fermo per l'omicidio del professore universitario Dario Angeletti , ucciso con un colpo di pistola martedì pomeriggio a Tarquinia (L'OMICIDIO). Si tratta di un 70enne Claudio Cesaris, originario di Pavia, aveva lavorato come tecnico all'università pavese in un laboratorio di eco-etologia dei vertebrati del dipartimento di scienze della terra e dell'ambiente. L'uomo è stato trasferito all'ospedale Belcolle di Viterbo in quanto colto da malore dopo il fermo, e dov'è tuttora piantonato. La procura di Civitavecchia ha aperto un fascicolo per omicidio. Per chi indaga, tutto sarebbe maturato nella cerchia delle conoscenze personali e non lavorative: secondo quanto appreso dall’Agi, al vaglio c’è un possibile litigio per motivi sentimentali.

Le indagini

Decisivi per le indagini i video di alcune telecamere che da lontano inquadrano il parcheggio dove Angeletti è stato trovato. Secondo quanto si è appreso, l'auto del sospettato sarebbe stata ripresa proprio da uno di questi dispositivi. I carabinieri, intanto, lavorano senza sosta per stabilire movente e dinamica di quanto accaduto nella zona delle Saline. Nelle scorse ore si sono succeduti gli interrogatori di conoscenti, familiari e anche eventuali testimoni che potrebbero aver visto o sentito qualcosa poco prima del ritrovamento del corpo. I militari stanno scavando nella vita del docente e sono al lavoro per ricostruire come e con chi ha trascorso le sue ultime ore. Accertamenti saranno eseguiti anche sul cellulare per risalire agli ultimi contatti.

Il giallo della dinamica

Analizzando le immagini di varie telecamere posizionate nell'area delle Saline, gli investigatori dell'arma di Tarquinia si sarebbero concentrati in particolare su una. Poco distante dal punto del piazzale in cui è stata trovata la macchina di Angeletti e che potrebbe aver ripreso un secondo veicolo arrivare o andare via. Per terra gli investigatori hanno trovato segni di frenata della macchina della vittima. Non si esclude, dunque, che Angeletti abbia tentato di scappare. L'uomo era insanguinato seduto al posto del guidatore con la cintura di sicurezza, a dare l'allarme è stato un passante.

Dario Angeletti, il professore universitario ucciso martedì pomeriggio a Tarquinia
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Prevista per oggi l’autopsia

Intanto, forse già oggi, sarà eseguita l'autopsia sul corpo di Angeletti. L'esame autoptico stabilirà con esattezza quale sia la causa della morte e se la ferita alla testa riscontrata sul cadavere sia stata provocata da un colpo d'arma da fuoco arma da fuoco che allo stato non è stata ancora trovata. La procura di Civitavecchia ha aperto un fascicolo per omicidio.

Chi era la vittima

Angeletti, figlio di un medico di Tarquinia, era sposato e aveva due figli. Era molto conosciuto e stimato nella cittadina della Tuscia dove viveva e lavorava. Dal 2010 insegnava ecologia applicata e tutela dell'ambiente marino al polo universitario di Civitavecchia. Il suo lavoro si svolgeva anche nel laboratorio di ecologia e centro ittiogenico sperimentale alle Saline di Tarquinia, a poca distanza dal posto dove il suo corpo è stato trovato senza vita.

Sindaco Tarquinia: “Sospesa accensione luminarie”

Il sindaco di Tarquinia, Alessandro Giulivi, in un post su Facebook ha raccontato come "la città sta vivendo uno dei suoi momenti umani più bui", aggiungendo che in segno di lutto "saranno sospese le celebrazioni dell'accensione delle luminarie, lasciando spazio alla preghiera e alla riflessione".

Foto di Archivio

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