Omicidio di un docente a Tarquinia, c'è un sospettato

Lazio
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L'uomo è stato trovato morto nel pomeriggio di martedì nel posteggio adiacente le Saline di Tarquinia. Per chi indaga l'omicidio sarebbe maturato nella cerchia delle conoscenze personali e non lavorative della vittima

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Ci sarebbe un sospettato su cui si sta concentrando in queste ore l'attenzione degli investigatori che indagano sull'omicidio di Dario Angeletti, biologo marino e professore associato all'università di Viterbo, trovato cadavere nel parcheggio nei pressi delle Saline, a Tarquinia (L'OMICIDIO). La procura di Civitavecchia ha aperto un fascicolo per omicidio. I carabinieri stanno ascoltando parenti e amici dell'uomo per acquisire elementi utili. Accertamenti anche sul cellulare per risalire agli ultimi contatti dell'uomo. Per chi indaga l'omicidio sarebbe maturato nella cerchia delle conoscenze personali e non lavorative. Secondo quanto apprende l'Agi, al vaglio c'è un possibile litigio per motivi sentimentali. Decisive per le indagini i video di alcune telecamere che da lontano inquadrano il parcheggio dove Angeletti è stato trovato. Accertamenti sono in corso anche sul cellulare per risalire agli ultimi contatti avuti dalla vittima.

L'omicidio

L'uomo è stato trovato morto nel pomeriggio di martedì nel posteggio adiacente le Saline di Tarquinia. Senza vita, era seduto al posto del guidatore con la cintura di sicurezza allacciata. A dare l’allarme è stato un passante. La vittima era una persona conosciuta a Tarquinia e nel Viterbese. Nel luogo dove è avvenuto il delitto ci sono delle telecamere perché c'è una riserva faunistica.

La vittima

Angeletti, figlio di un medico di Tarquinia, era sposato ed aveva due figli. Era molto conosciuto e stimato nella cittadina della Tuscia dove viveva e lavorava. Dal 2010 insegnava ecologia applicata e tutela dell'ambiente marino al polo universitario di Civitavecchia. Il suo lavoro si svolgeva anche nel laboratorio di ecologia e centro ittiogenico sperimentale alle Saline di Tarquinia, a poca distanza dal posto dove il suo corpo è stato trovato senza vita.

Domani l'autopsia

Verrà effettuata domani l'autopsia sul corpo di Dario Angeletti. L'esame autoptico stabilirà con esattezza quale sia la causa della morte e se la ferita alla testa riscontrata sul cadavere sia stata provocata da un colpo d'arma da fuoco.

Le indagini

Proseguono intanto le indagini dei carabinieri per far luce sull'accaduto. I militari stanno scavando nella vita di Angeletti e sono al lavoro per ricostruire come e con chi ha trascorso le sue ultime ore. Ascoltati in queste ore conoscenti, familiari e anche eventuali testimoni che potrebbero aver visto o sentito qualcosa poco prima del ritrovamento del corpo. Al vaglio le telecamere di videosorveglianza della zona. In particolare ce ne sarebbe una poco distante dal punto del piazzale in cui è stata trovata la macchina di Angeletti e che potrebbe aver ripreso un secondo veicolo arrivare o andare via. Per terra gli investigatori hanno trovato segni di frenata della macchina della vittima. Non si esclude, dunque, che Angeletti abbia tentato di scappare.

Il sindaco: "Sospese celebrazioni per le luminarie"

"In questo giorno di lutto e sgomento saranno sospese le celebrazioni dell'accensione delle luminarie, lasciando spazio alla preghiera e alla riflessione". Così il sindaco di Tarquinia Alessandro Giulivi, in un post su Facebook. "Siamo sconvolti dalla morte del nostro concittadino Dario. Tarquinia da alcune ore sta vivendo uno dei suoi momenti umani più bui", ha aggiunto il primo cittadino.

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