Nei loro confronti i pm contestano l'avere istigato "pubblicamente a commettere una pluralità di delitti e contravvenzioni"
I firmatari del comunicato di Forza Nuova, pubblicato domenica, in cui si afferma che "il popolo ha alzato la testa" e che "il livello dello scontro non si fermerà", sono indagati dalla Procura di Roma per istigazione a delinquere aggravata dall'utilizzo di strumenti informatici. (FORZA NUOVA: SI VALUTA LO SCIOGLIMENTO)
Gli indagati
I quattro, Giuseppe Provenzale, Luca Castellini, Davide Cirillo e Stefano Saija, sono iscritti nel filone che ieri ha portato all'oscuramento del sito web dell'organizzazione di estrema destra. Nei loro confronti i pm contestano l'avere istigato "pubblicamente a commettere una pluralità di delitti e contravvenzioni".
Stefano Saija è anche indagato per apologia di fascismo dalla procura di Torino per uno striscione comparso nel 2019 nel capoluogo piemontese con la scritta "spezza le catene dell'usura, vota fascista, vota Forza Nuova". Assieme a lui, figura inoltre il coordinatore regionale, Luigi Cortese.