Ballottaggio a Roma. Gualtieri: "Calenda mi sostenga". La replica: “No con 5s in giunta"

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"Noi non faremo apparentamenti ma chiederemo il sostegno degli elettori, ci rivolgeremo alle romane e ai romani, partendo dalle elettrici e dagli elettori di Raggi e Calenda", ha detto il candidato sindaco del centrosinistra, che sfiderà Michetti al ballottaggio il 17 e 18 ottobre. Il leader di Azione replica: "Io non appoggio Gualtieri. In caso sarà una dichiarazione a titolo personale ma con alcune condizioni", tra cui "niente 5 Stelle in giunta"

Sarà il ballottaggio a stabilire chi sarà il nuovo sindaco di Roma. Così come Torino, anche la Capitale cambierà colore politico, dopo i cinque anni della pentastellata Virginia Raggi. Domenica 17 e lunedì 18 si sfideranno alle urne il candidato del centrodestra Enrico Michetti, in vantaggio dopo il primo turno con il 30,2%, e l'ex ministro Dem Roberto Gualtieri, che ha totalizzato il 27%. (TUTTO QUELLO CHE C'È DA SAPERE SUL VOTO - LO SPECIALE ELEZIONI - LE REAZIONI DEI LEADER POLITICI - IL SITO DEL GOVERNO)

Gualtieri: "Mi aspetto che Calenda mi sostenga"

"Non faremo apparentamenti ma chiederemo il sostegno degli elettori, ci rivolgeremo alle romane e ai romani, partendo dalle elettrici e dagli elettori di Raggi e Calenda", con l'obiettivo di costruire "una città che funziona vicina alle persone", ha dichiarato Gualtieri a Uno Mattina su Rai 1. Interpellato in merito, ha riferito di non aver "ancora" sentito il leader di Azione Carlo Calenda ma ha aggiunto: "Mi aspetto che sosterrà il candidato progressista e demorcratico, sarebbe strano il contrario". 

A una domanda su una possibile convergenza con il M5s, Gualtieri ha ricordato: "Come ha detto Conte, 'mai con la destra'". Il leader di Azione ha ottenuto il terzo posto con il 19,7%, più voti della sindaca uscente Raggi del M5s (19,1%), e la sua lista ha preso il maggior numero di voti, il 19%, anche se gli altri candidati erano sostenuti da più liste. "Siamo vicini a Michetti e ora lavoreremo per vincere e governare Roma. Noi non faremo apparentamenti, non li hanno proposti né M5s né Calenda, noi ci rivolgeremo ai loro elettori con serietà con una proposta di governo forte. Ai romani interessa chi è il sindaco che risolve meglio i problemi della città. Questa è la cosa più importante", ha ribadito ancora Gualtieri all'Aria che tira su La7. 

La replica di Calenda

Non si è fatta attendere la replica di Carlo Calenda alle parole di Gualtieri: "Io non lo sostengo", ha dichiarato il leader di Azione a Oggi è un altro giorno su Rai 1. In caso "sarà una dichiarazione a titolo personale" ma "ci devono essere alcune condizioni", per esempio "non devono esserci i 5 Stelle in giunta", ha sottolineato Calenda. "Io non mi sento di destra, non ho mai votato destra", ha aggiunto interpellato in merito. "Io ho fatto una lista civica votata da persone di orientamenti molto differenti" e "non farò né apparentamenti né alleanze", ha spiegato ancora, puntualizzando: "Se c'è una cosa che è uscita molto chiara dal voto è che i romani non vogliono più vedere i 5 stelle al governo. Su questo serve un chiarimento".

 

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