Elezioni Roma, Gualtieri a Sky TG24: "Priorità? Ripulire la città"

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Nel corso dell'intervista l'ex ministro dell'Economia ha parlato anche di trasporti, di eventuali ballottaggi dichiarando che non ci saranno "apparentamenti" e del nuovo stadio della Roma

"Prima cosa che farei da sindaco? Ripulire Roma". Lo ha detto a Sky TG24 Roberto Gualtieri, candidato sindaco di Roma per il centrosinistra, ospite di ‘Start’. Nel corso dell'intervista l'ex ministro dell'Economia ha parlato anche di trasporti, di eventuali ballottaggi dichiarando che non ci saranno "apparentamenti" e del nuovo stadio della Roma (ELEZIONI ROMA: CHI SONO I CANDIDATI - I SONDAGGI).

"La discarica oggi è la città e le sue strade"

"Bisogna immediatamente fare una pulizia straordinaria delle strade - ha dichiarato Gualtieri -perché non sono mai state così sporche. Naturalmente non bisognerà fare solo questo: si dovrà lavorare per rendere strutturale la pulizia delle strade, quindi riformando i metodi di spazzamento, modificando la struttura e l’organizzazione di Ama, potenziando la raccolta differenziata, il porta a porta, e soprattutto realizzando gli impianti per il trattamento ecologico dei rifiuti per produrre energia pulita come si fa in tutte le grandi città europee, e chiudere il famoso ciclo dei rifiuti lungo le linee dell’economia circolare, come appunto l’Europa non si stanca di dire e adesso ci ha dato anche dei soldi per poterlo fare”. Sulla possibilità di fare una discarica in città Gualtieri ha risposto che “oggi c’è una discarica a Roma, e questa discarica sono le strade, le piazza: Roma è la discarica. La Sindaca ha fatto la discarica a Roma, scegliendo come luogo i quartieri della città. Questo ha prodotto il fatto che ci sarà il commissariamento, perché i tribunali hanno dato torto all’amministrazione, e quindi adesso non potrà più decidere Roma. Adesso la Regione prenderà il comando e sono convinto che gestirà meglio, e noi collaboreremo con la Regione per superare questa situazione e finalmente mettere Roma nelle condizioni di fare le cose che vanno fatte".

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"Ai ballottaggi non faremo apparentamenti"

"Come noto a Roma diamo un giudizio radicalmente negativo su questa amministrazione - ha spiegato il candidato -. Ha fallito su tutta la linea, e quindi riteniamo serio presentarci come una coalizione alternativa. La Sindaca ha scelto di ricandidarsi, spiegandoci che la città va benissimo, che tutto funziona, ma questa è una cosa che un po' contraddice la realtà che i romani vedono. Noi ci presentiamo come alternativi, e io al ballottaggio mi rivolgerò a tutte le elettrici e gli elettori di Virginia Raggi e Carlo Calenda, ma non faremo apparentamenti".

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"Un politico deve guardare al futuro, non fare cose spot all’ultimo momento"

Commentando le parole del premier Draghi, che ieri a Bologna ha citato l’ex ministro Beniamino Andreatta, secondo cui ‘le cose vanno fatte perché si devono fare, non per avere un risultato immediato’, Gualtieri lo ha definito un "concetto altissimo e fondamentale, perché se un politico guarda solo alle elezioni e non alle prossime generazioni non fa le cose che vanno fatte. Mi vengono degli esempi anche immediati - ha proseguito -. Purtroppo in questi anni non si sono progettate linee della metropolitana, magari perché per farle ci vogliono tanti anni e quindi i sindaci non tagliano il nastro, e questo è esattamente un caso che ricade nella tipologia di Andreatta: un politico deve guardare al futuro e non all’immediato presente, non fare cose spot all’ultimo momento. I romani ricorderanno il tram 8, e che alcuni, che oggi si indentificherebbero in Fratelli d’Italia, facevano i sit-in sdraiandosi sui binari perché i lavori degli stessi danneggiavano la mobilità e quindi bisognava impedire questa terribile cosa di fare un tram: è successo anche questo, ed è esattamente l’approccio con cui poi non si realizzano gli investimenti e le cose importanti".

"A Roma su trasporti e traffico non si è fatto nulla"

"Bisogna evitare anche un altro errore - ha aggiunto Gualtieri proseguendo il discorso sui trasporti -, perché oggi Roma è invasa dal traffico. Rispetto a questo punto non è stato fatto nulla, e con la riapertura delle scuole, ma non solo, si vede purtroppo l’incapacità di non fare i lavori in piena pandemia e di farli all’ultimo momento, male, e spesso in modo elettorale. Quindi c’è Roma invasa dal traffico e questo ci fa pensare, perché servono ovviamente iniziative immediate ma serve anche una visione ambiziosa sulla mobilità che ci faccia proprio voltare pagina. E prendere la lezione del virus anche in modo più profondo – ha precisato -. La nostra idea di città dei 15 minuti è quella di una città in cui ci siano i servizi di prossimità nei quartieri, ed è la cosa su cui stanno lavorando altre grandi città europee: bisogna ridurre la necessità di spostamenti che attraversino la città portando i servizi, anche spesso gli spazi di coworking, vicino alle case, in tutti i quartieri. Questo è un complemento fondamentale per avere più metropolitane, tram, autobus, migliore mobilità pubblica. Ma le due cose insieme vanno fatte insieme".

"I quindici municipi devono avere più risorse e potere"

Per l'ex ministro coordinare e far lavorare bene tutti i municipi presenti in città "è un aspetto importantissimo. A Roma ci sono quindici municipi che sono mediamente più grandi delle città medio-grandi italiane. Devono avere più risorse e poteri, e noi stiamo lavorando ad una delle prime delibere: un’altra delle cose dei primi cento giorni riguarderà, oltre alla mobilità, proprio il potenziamento della capacità dei municipi di dare risposte concrete ai cittadini”. Secondo Gualtieri bisogna intervenire "sulla gestione del verde sotto i 20mila metri quadri, sul rafforzamento del ruolo sulle politiche sociali, già molto importanti ma che hanno carenze enormi visti i tanti tagli vergognosi di questi anni - ha affermato -. Quindi politiche di prossimità dei municipi, e su questo abbiamo peraltro fatto una cosa che nessun altro ha fatto: abbiamo presentato lunedì i quindici programmi dei municipi, che non sono una raccolta di dati che si scaricano su internet più due/tre proposte, ma sono dei documenti molto ricchi di proposte, quartiere per quartiere, su come la nostra visione generale di una città, più verde, una città per le donne, per i giovani, una città della cultura, della scienza, una città dei quindici minuti e della prossimità, si cala poi nei diversi municipi realizzando servizi". Il candidato ha poi precisato che "tutti programmi li svilupperemo anche tramite il rapporto con i cittadini, perché abbiamo intenzione intenzione di coinvolgere poi i quartieri, le persone, nella messa a terra di questi progetti di servizi di prossimità, di verde, di luoghi sportivi, per consultare e condividere le scelte quartiere per quartiere".

"Per il nuovo stadio della Roma lavoreremo con la società per trovare un sito idoneo"

Sul nuovo stadio della Roma “abbiamo detto che lavoreremo seriamente con la società - ha spiegato Gualtieri -, che mi sembra bene intenzionata e che sta ponendo le cose sui binari giusti, per porre finalmente fine a questa saga, un’altra presa in giro per i romani che dura da tantissimi anni, e fare questo stadio nei tempi della prossima consiliatura. Ho detto anche che è serio - ha proseguito -, per chi si candida a governare, non esercitarsi, come hanno fatto altri candidati, sull’urbanistica elettorale, perché così si rischia di andare a sbattere e di fare gli errori dell’ultima volta. Queste cose si studiano quando si è al Campidoglio, quando si hanno tutti gli uffici. Io immediatamente incontrerò la società e lavoreremo per individuare un sito idoneo per fare uno stadio che sia uno stadio e nulla di più, come vuole fare giustamente la società, e che sia ben collegato e al servizio di una città che deve rinascere anche nello sport, sia con i grandi che con i piccoli impianti perché nel nostro programma c’è un’enfasi molto importante sullo sport di prossimità".

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