Corruzione nei confronti di ex dirigente Miur: arrestato l'editore Bianchi di Castelbianco

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L’uomo “è amministratore di fatto di tre società e di una fondazione” che tra il 2018 e il 2021 ha ricevuto “affidamenti da parte degli istituti scolastici per circa 23 milioni”. Il reato di cui deve rispondere è corruzione nei confronti di un ex capo dipartimento del ministero dell’Istruzione. Ai domiciliari altre due persone legate all’imprenditore

L'imprenditore Federico Bianchi di Castelbianco è stato arrestato oggi dagli uomini del Nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza per il reato di corruzione nei confronti dell'ex capo dipartimento del ministero dell'Istruzione, Giovanna Boda. Altre due persone, dipendenti dell'imprenditore ma di fatto collaboratori di Boda, sono state raggiunte da misura cautelare perché sarebbero "intervenute nell'adozione delle utilità".

Le indagini

L'indagine è coordinata dalla procura di Roma. "Sono stati individuati bonifici e dazioni in contanti - spiega una nota della guardia di Finanza - oltre a spese di carattere personale di varia natura e tipologia". L'imprenditore, viene aggiunto, "è amministratore di fatto di tre società e di una fondazione, tutte con sede a Roma, operanti nel settore della comunicazione e della formazione che nel periodo 2018-2021 ha ricevuto affidamenti da parte degli istituti scolastici per circa 23 milioni di euro, ora oggetto di ulteriori investigazioni". 

A ex dirigente utilità e mazzette per oltre 500mila euro

Utilità e mazzette per oltre 500mila euro. È quanto avrebbe ricevuto dal 2018 all'aprile del 2021 l'ex dirigente del ministero dall'imprenditore. Nei loro confronti la procura di Roma contesta il reato di corruzione in indagini svolte dal nucleo di polizia valutaria della Guardia di Finanza. Nei confronti di Boda è stato disposto un sequestro preventivo di circa 340mila euro. L'imprenditore, in cambio di una corsia preferenziale per ottenere affidamenti per progetti pubblici per un totale di 23 milioni di euro, avrebbe garantito alla ex dirigente carte di credito prepagate, bonifici, spese per noleggio auto e il pagamento del canone di locazione per l'appartamento dei genitori. Bianchi di Castelbianco, che aveva accesso anche a riunioni riservate al ministero, avrebbe pagato a Boda anche le spese per la domestica, trattamenti medici e lezioni di violino oltre che promesse di assunzioni e promesse di acquisti di immobili. 

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