Roma, sta bene la bimba afghana nata all'ospedale San Filippo Neri

Lazio
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La madre, che è fuggita da Kabul e ha partorito ieri, secondo quanto si apprende ha voluto ringraziare il personale sanitario per l’assistenza e l’accoglienza. A dare l’annuncio della nascita della piccola anche il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti

Sta bene la bimba della 31enne afghana fuggita da Kabul nata ieri all'ospedale San Filippo Neri di Roma. Dopo il parto la mamma ha voluto ringraziare il personale sanitario per l'assistenza e l'accoglienza. "Non avrei mai immaginato questa accoglienza, di trovarmi così bene. Nonostante tutto sono felice", ha detto la donna, arrivata in Italia con due sorelle e attualmente ospite in una struttura di accoglienza della Capitale. Il marito, invece, non è riuscito a lasciare l'Afghanistan. (20 ANNI FA MORIVA IL LEONE DEL PANSHIR: IL REPORTAGE DI SKY TG24 - LO SPECIALE SULL'AFGHANISTAN - IL NUOVO GOVERNO DEI TALEBANI).

Il tweet di Zingaretti: “Benvenuta Ghazal”

A dare la notizia era stato ieri sera il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. "Dal San Filippo Neri una bella notizia. È nata la prima bambina di una cittadina afghana fuggita da Kabul che avevo incontrato qualche giorno fa visitando un centro di accoglienza delle suore carmelitane - ha scritto su Twitter-. Benvenuta Ghazal! Il tuo nome vuol dire Poesia, ne abbiamo bisogno".

La ginecologa: "Esperienza che cambia la vita"

"Nonostante in consultorio vediamo tante situazioni difficili, questa è un'esperienza che ti cambia la vita". A dirlo Laura Anelli, ginecologa responsabile dei consultori dell'Asl Roma 1 che ha seguito la partoriente sin dal suo arrivo in Italia. "Nonostante l'organizzazione eccellente delle strutture di accoglienza ci sono storie tragiche, famiglie divise - aggiunge -. Davanti a tanto dolore non si può rimanere indifferenti. Ho iniziato a seguire la donna dal suo arrivo a Roma, 15 giorni fa circa. Quando l'ho vista la prima volta aveva gli occhi tristi, lo sguardo perso. Poi le cose sono andate meglio. Abbiamo cercato di fornire tutta l'assistenza necessaria e di farla sentire accolta". 

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