Ad accogliere la Joint evacuation task force (Jetf) con gli onori militari, il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, accompagnato dal Comandante del Comando operativo di vertice interforze (Covi), generale di Corpo d'Armata, Luciano Portolano
È atterrato poco dopo le 19, all’aeroporto di Ciampino, il KC767 con a bordo gli ultimi militari italiani in arrivo dall’Afghanistan, segnando così la fine della missione che, iniziata nel 2001, ha visto l'impiego di 5mila uomini. A bordo anche quattro civili afghani di cui tre minori e un interprete. (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA – LO SPECIALE)
Ad accogliere la Joint evacuation task force (Jetf) con gli onori militari, il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, accompagnato dal Comandante del Comando operativo di vertice interforze (Covi), generale di Corpo d'Armata, Luciano Portolano. Presenti nell'area dello scalo riservata al 31/esimo Stormo dell'Aeronautica, anche i sottosegretari alla Difesa, Giorgio Mulè e Stefania Pucciarelli, e i Presidenti della IV Commissione Difesa di Senato; e Camera, Roberta Pinotti e Gianluca Rizzo.
La task force
Composta da circa 60 militari della task force evacuazione più uomini delle forze speciali italiane, la Jetf dal 13 agosto ha gestito sul campo le operazioni di evacuazione dall'Afghanistan, facendo per tutto il tempo la spola tra la base italiana di Alì al-Salem in Kuwait e Kabul con velivoli da trasporto. La partenza venerdì scorso da Kabul della Jetf con l'ultimo C130J dell'Aeronautica Militare, ha sancito ufficialmente la conclusione dell'impegno ventennale delle Forze Armate italiane in Afghanistan. Più di 5 mila i militari impiegati nei 20 anni di missione e oltre 53 mila le attività di addestramento con i militari afghani.
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L'Italia lascia l'Afghanistan dopo 20 anni di missione
Il bilancio dell’operazione Aquila Omnia
Dal 13 agosto, sono stati 87 i voli operati nell'operazione Aquila Omnia ed effettuata con 5 velivoli C130 e 3 KC767. Oltre 5 mila (5.011) le persone evacuate, di cui 4.890 cittadini afghani: 1.301 donne e 1.453 bambini. I dati sono stati diffusi in una nota del Ministero della Difesa.
Il sottosegretario alle Difesa Giorgio Mulè: "Grazie a Forze armate"
"L'Italia ha fatto moltissimo in questa fase emergenziale: sono più di 5.000 i cittadini afghani che abbiamo 'salvato' in condizioni davvero al limite. Sono donne, bambini, profughi, vittime di una guerra che nega loro i diritti fondamentali di civiltà. Per questo grande sforzo operativo e umanitario vanno ringraziate le nostre Forze armate e l'intelligence che hanno svolto un lavoro straordinario: oggi a Ciampino arriveranno gli ultimi militari di ritorno dall'Afghanistan e saremo lì a ringraziarli e ad accoglierli". Lo ha detto il sottosegretario alle Difesa Giorgio Mulè ad Agorà Estate su Rai3.