Eurovision 2022, Roma esclusa dalle cinque finaliste

Lazio

Ancora in lizza Bologna, Milano, Pesaro, Rimini e Torino. L'esclusione della Capitale ha provocato accese polemiche

Roma non è tra le cinque candidate nel rush finale della gara per la scelta della città che ospiterà l'Eurovision Song Contest 2022. La Capitale ha infatti ceduto il passo a Bologna, Milano, Pesaro, Rimini e Torino. Tra la fine di agosto e l'inizio di settembre si saprà quale di loro è stata scelta dalla Rai e dall'European Broadcasting Union (Ebu).

L'esclusione della Capitale

Su 17 città che avevano manifestato interesse, solo 11 hanno poi effettivamente presentato un dossier di candidatura. Un'ulteriore scrematura, in base alla documentazione presentata e raffrontata ai requisiti richiesti dal bando di candidatura, ha portato all'individuazione delle cinque finaliste. Oltre alla Capitale, fuori dai giochi Acireale, Alessandria, Genova, Palazzolo Acreide e Sanremo.

Le polemiche sull'esclusione

L'esclusione di Roma ha provocato accese polemiche, anche elettorali in vista delle amministrative: "Ultim'ora: la città dei trionfatori Måneskin non è in grado di ospitare gli Eurovision per carenza di infrastrutture e impianti adatti. E viene superata non solo da Milano, Torino e Bologna, ma anche da Rimini e Pesaro. Che tristezza" scrive su Facebook Luciano Nobili, deputato di Italia Viva, partito che alle elezioni sosterrà la lista civica 'Calenda Sindaco' guidata da Carlo Calenda. Nobili ha accusato la sindaca uscente Virginia Raggi di non avere fatto nulla "né per i giovani talenti, né per i grandi eventi musicali". Sulla questione è intervenuto anche Roberto Gualtieri, deputato del Pd e candidato del centrosinistra a sindaco di Roma. "Un'altra prova di superficialità e inefficienza dell'amministrazione Raggi. Nonostante i Maneskin, esponenti della scuola musicale romana, con la loro vittoria dell'edizione 2021, abbiano conquistato per l'Italia il diritto di ospitare l'edizione 2022. Ma Raggi e i suoi tecnici hanno presentato un solo sito agli organizzatori dell'Ebu (Unione Europea di Radiodiffusione): un padiglione della Nuova Fiera di Roma, che non risponde ai requisiti richiesti, fra cui l'altezza minima. Un sito quindi bocciato già in partenza".

I criteri adottati per la scelta

Secondo il sito Eurofestival Italia, tra i criteri fissi stabiliti dall'Ebu (European Broadcasting Union) che le città candidate devono obbligatoriamente possedere ci sono la presenza di un aeroporto internazionale a non più di 90 minuti dalla città, oltre 2.000 camere d'albergo nella zona vicina all'evento un'infrastruttura (stadio/sede/centro) in grado di ospitare una trasmissione in diretta su larga scala con una serie di requisiti minimi. Deve inoltre essere "al coperto, dotata di aria condizionata secondo gli standard vigenti e ben perimetrabile; avere una capienza di 8.000-10.000 spettatori nella sala principale durante l'evento ESC (che corrisponda al 70% della capienza massima prevista per i normali concerti, prendendo in considerazione le specifiche esigenze di ESC per palco e produzione), essere dotata di un'area principale che possa ospitare un allestimento e tutti gli altri requisiti necessari a realizzare una produzione di alto livello con altezze disponibili di circa 18 metri, in particolare, con buone capacità di carico sul tetto, e facile accesso al carico".

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