Viterbo, il rave non autorizzato continua. I sindaci: "Lo Stato intervenga". IL VIDEO

Lazio

"Questo raduno illegale - affermano i sindaci di Manciano Mirco Morini, di Pitigliano Giovanni Gentili, di Sorano Pierandrea Vanni - è una vera e propria incursione nei confronti dei nostri territori e in primis di quello del vicino comune di Valentano"

Prosegue il rave party non autorizzato nel comune di Valentano (Viterbo), tra Lazio e Toscana, a cui da giorni stanno partecipando migliaia di giovani da tutta Italia e dall'Europa. Lo rendono noto i sindaci toscani di Manciano, Pitigliano e Sorano (Grosseto) in un comunicato stampa unitario. La mega festa abusiva sta avendo ripercussioni, sottolineano i sindaci, anche sui comuni maremmani al confine tra Toscana e Lazio.

Ieri uno dei partecipanti, un 25enne, è stato trovato morto nel lago di Mezzano. 

I sindaci: "Attacco frontale"

"L'illegale rave party che si sta consumando dal giorno di Ferragosto nel comune di Valentano è un attacco frontale ai territori e alla popolazione dei comuni limitrofi", si legge nella nota. "Questo raduno illegale - affermano i sindaci di Manciano Mirco Morini, di Pitigliano Giovanni Gentili, di Sorano Pierandrea Vanni - è una vera e propria incursione nei confronti dei nostri territori e in primis di quello del vicino comune di Valentano, da parte degli organizzatori e dei partecipanti di questo rave, che inevitabilmente stanno minando in queste ore le attività economiche, in piena stagione turistica, e la sicurezza e la tranquillità dei cittadini, anche dal punto di vista sanitario". "Nel prendere atto con profonda amarezza che lo Stato non si sia dimostrato capace di prevenire, per di più durante una pandemia da Covid-19 in corso dal 2020, tale clamorosa manifestazione di illegalità da ogni punto di vista, noi sindaci - sottolineano - riteniamo che a oggi non sia stato assicurato un adeguato e continuo controllo dei territori di questi tre comuni, con un impiego straordinario di forze dell'ordine nonostante la massiccia presenza fissa o mobile di migliaia di persone arrivate per partecipare al rave e che stanno iniziando a gravitare anche nelle nostre zone". "Chiediamo - concludono - una maggiore attenzione e un profondo impegno anche da parte della Prefettura di Grosseto per gestire questa situazione che non sappiamo ancora a cosa porterà e né quando finirà".

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