Attacco hacker al Lazio, nessuna conseguenza dopo ultimatum scaduto. Verifiche in dark web

Lazio
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Proseguono le verifiche della Polizia postale, coordinata dalla Procura di Roma. Chi indaga non esclude che gli autori del blitz contro la Regione siano gli stessi del raid compiuto contro l'azienda di moda Ermenegildo Zegna

Nessuna conseguenza dopo lo scadere dell'ultimatum, avvenuto ieri sera alle 23, collegato all'attacco hacker al Centro elaborazione dati della Regione Lazio. La pagina di rivendicazione, che avrebbe fatto scattare il countdown, non è più raggiungibile, in base a quanto si apprende da fonti inquirenti. (L'INDAGINE - COS'E' IL RANSOMWARE - I TEMPI DI RIPRISTINO) La polizia Postale sta comunque proseguendo le verifiche, coordinata dalla Procura di Roma. Il rischio era legato alla possibilità che alcuni dati carpiti dai pirati telematici potessero finire nel dark web. Chi indaga, inoltre, non esclude che gli hacker autori del blitz contro la Regione Lazio siano gli stessi del raid compiuto contro l'azienda di moda Ermenegildo Zegna. 

Engineering: “Possibile compromissione credenziali accesso a VPN”

Engineering "coerentemente con l'approccio di trasparenza adottato dall'inizio dell'ultima ondata di attacchi cyber registrati nel nostro Paese, nella convinzione che sia un fattore chiave per stimolare la cooperazione nella lotta contro il cybercrimine, comunica che dopo la prima informativa prontamente rilasciata in seguito alla registrazione dell'evento dell'ultima settimana di luglio, le approfondite verifiche da subito iniziate, nella notte del 5 agosto hanno permesso di rilevare una possibile compromissione di credenziali di accesso ad alcune VPN di clienti, subito avvertiti individualmente", si legge in un comunicato della società. "Sebbene si ritenga non corrano ulteriori rischi, sono stati invitati ad eseguire il cambio password degli account supportati dai nostri team segnalandoci ogni sospetto di utilizzo inappropriato di nostre credenziali, e lo stesso invito lo stiamo inoltrando in queste ore a tutti i clienti", aggiunge Engineering, ricordando che "ad oggi non vi è alcuna prova di ulteriori attività rispetto a quelle già note, ma come è dovuto davanti a eventi complessi, proseguiranno ulteriormente le investigazioni su quanto accaduto con il supporto di Kaspersky, leader mondiale in ambito Cybersecurity". Engineering "ribadisce nuovamente che le ulteriori informazioni riportate sono legate all'evento di cui la società aveva già dato comunicazione e su cui non c'è alcuna evidenza di un collegamento con quanto avvenuto alla Regione Lazio. Avendo fornito con chiarezza tutti gli elementi chiave per evitare ricostruzioni scorrette e ingannevoli come più volte capitato in questi ultimi giorni, Engineering si riserva di agire in tutte le sedi opportune a tutela della propria immagine e dei propri dipendenti", conclude la società.

L'attacco a Ermengildo Zegna

Inoltre, c'è stato un attacco all'infrastruttura informatica di Ermengildo Zegna. L'azienda di moda "è recentemente venuta a conoscenza di un accesso non autorizzato ai propri sistemi informatici". Non appena la società ha appreso l'accaduto, ha prontamente avviato un'indagine forense, condotta da esperti esterni, e ha messo in atto le azioni necessarie a garantire la sicurezza della propria rete, spiega una nota. L'azienda ha informato le autorità competenti e l'indagine è tuttora in corso. "Vogliamo rassicurare i nostri clienti e partner commerciali che i nostri team stanno lavorando intensamente, mettendo in atto tutti gli sforzi necessari per risolvere la situazione", spiega la società. "La nostra priorità principale è garantire la continuità operativa in un ambiente sicuro e protetto".

Le indagini

Sul fronte delle indagini, i magistrati di piazzale Clodio all'inizio della prossima settimana faranno il punto della situazione in merito all'attività istruttoria svolta fino ad oggi. Agli atti anche l'audizione dell'impiegato di Frosinone, il cui account sarebbe stato 'bucato' dagli hacker la notte tra il 31 luglio e il primo agosto per mettere a segno il violento attacco. Gli inquirenti stanno analizzando una serie di dati mettendo a confronto le varie azioni di questo tipo avvenute in Italia nelle ultime settimane. 

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