La replica di Ama: "Vicine alle famiglie. La circolare dell'11 gennaio 2021 del Ministero della Salute, relativa alla situazione connessa all'epidemia da Covid-19 e riguardante il settore funebre-cimiteriale, dispone che in questa fase emergenziale venga data la priorità alle prime sepolture rinviando operazioni cimiteriali non urgenti"
A Roma è caos cimiteri. Nella Capitale i tempi per dare una degna sepoltura a chi non c'è più sono diventati biblici. Il sistema è in sofferenza, al collasso. I motivi sono diversi: personale esiguo, iter burocratici farraginosi, forni crematori insufficienti. Sono queste alcune delle cause, che stanno determinando un'emergenza che imbarazza la città. Tanto che l'Efi, l'Associazione Eccellenza Funeraria Italiana che raccoglie gli operatori di onoranze funebri, ha presentato un esposto alla Procura di Roma. Nell'atto, in base a quanto si apprende, si ipotizzano i reati di omissione di atti di ufficio e sottrazione di cadavere.
La situazione di Andrea Romano
Tra le vittime di una situazione diventata insostenibile, anche il deputato del Pd, Andrea Romano. Su Twitter, nella giornata di ieri, ha scritto un messaggio diretto alla sindaca di Roma, Virginia Raggi: "Sono due mesi che mio figlio Davide non è più con con la sua mamma, con i suoi fratelli, con me, due mesi che non riusciamo a seppellirlo. La tua vergogna non sarà mai abbastanza grande". La sindaca ha convocato Ama.
Raggi: "Chiamato Romano per esprimergli mia vicinanza"
"Ho il cuore colmo di dolore. Dolore per la sofferenza di un padre che ha perso da poco un figlio e che ha espresso la rabbia di non poterlo neanche piangere al cimitero. Un dolore per la perdita di un proprio caro che accomuna tante famiglie, soprattutto in questo periodo. Ieri ho chiamato Andrea Romano per esprimergli la mia vicinanza; per dirgli che, da madre, posso soltanto lontanamente immaginare cosa stia provando. Mi sono scusata pubblicamente con una nota perché ho ritenuto giusto farlo. Ho convocato l'azienda che cura i cimiteri per chiedere cosa sia accaduto. Al di là delle motivazioni dei ritardi legati all'emergenza Covid, mi è stato assicurato un intervento straordinario per fare fronte all'aumento del numero di sepolture", ha scritto su Facebook la sindaca di Roma, Virginia Raggi.
La replica di Ama: "Vicini alle famiglie"
"Ama è vicina alla famiglia Romano e a tutte le famiglie che in questo periodo hanno perso un proprio parente, un proprio caro. Il giovane figlio della cui prematura scomparsa ha dato notizia il deputato Andrea Romano, è stato cremato il 15 marzo scorso con autorizzazione pervenuta ad Ama il 9 marzo. La salma era giunta al cimitero di Prima Porta il 23 febbraio e la domanda, a cura dell'agenzia funebre incaricata dalla famiglia, è stata presentata entro cinque giorni dal decesso". Lo comunica l'Ama. "La circolare dell'11 gennaio 2021 del Ministero della Salute - spiega l'Ama- relativa alla situazione connessa all'epidemia da Covid-19 e riguardante il settore funebre-cimiteriale, dispone che in questa fase emergenziale venga data la priorità alle prime sepolture rinviando operazioni cimiteriali non urgenti. Questo è quanto anche Ama Cimiteri Capitolini in questa fase straordinaria sta facendo. Nel caso specifico, l'operazione primaria di cremazione e' stata effettuata nei tempi previsti da contratto di servizio, come la gran parte. Anche a fronte di oltre cinquemila decessi in più da ottobre a oggi e con un numero che resta purtroppo tuttora elevato è ferma volontà di Ama, di intesa con Roma Capitale, di riprendere anche le "seconde" sepolture (operazioni cimiteriali non urgenti, come la tumulazione dell'urna cineraria di questo caso), a partire dal prossimo mese di maggio".
"In sei giorni 280 cremazioni"
In una nota diffusa sabato 24 aprile, l'azienda sottolinea che "da lunedì 19 al 24 aprile, presso il cimitero di Prima Porta, sono state cremate 280 salme, 34 in più rispetto alla settimana precedente. Dalla prossima settimana, per effetto delle misure adottate da Roma Capitale, che ha ridotto drasticamente l'iter di autorizzazione per le cremazioni in altri territori, è previsto un ulteriore incremento di tutte le attività, sia operative sia propedeutiche, che renderà via via più veloce, anche ove permanesse l'attuale incremento dei decessi, l'iter anche per le altre cremazioni". L'azienda continua a lavorare per contenere al massimo le giacenze pur alla luce del considerevole aumento dei decessi registrati in città, oltre 5mila in più da ottobre con un incremento del 35% rispetto al periodo omologo del precedente biennio. "Allo stato attuale, presso le camere mortuarie, sono presenti circa 850 salme in più rispetto al periodo precedente alla pandemia da Covid-19. Lo sforzo straordinario messo in campo dalle maestranze e dagli operatori cimiteriali di Roma, ha già prodotto una riduzione di occupazione delle camere mortuarie di oltre il 10% rispetto a fine dicembre scorso, quando si è registrato il picco massimo di decessi", conclude la nota.
Data ultima modifica