Circa 500 lavoratori della compagnia e del trasporto aereo hanno dato vita a un corteo e manifestato in difesa dell'occupazione e contro la precarizzazione del mondo del lavoro
Si è concluso poco dopo le 16, davanti a palazzo Alitalia, il corteo dei circa 500 lavoratori della compagnia aerea e del trasporto aereo all'aeroporto di Fiumicino che oggi hanno manifestato in difesa dell'occupazione e contro la precarizzazione del mondo del lavoro (VIDEO). I sindacalisti hanno dato appuntamento alla prossima manifestazione il 28 aprile, alle 10, in piazza San Silvestro a Roma: "Protesteremo a Montecitorio ma siamo pronti ad arrivare sino a Bruxelles", hanno detto i rappresentanti sindacali. Davanti al palazzo Alitalia era schierato un cordone fitto di agenti di polizia.
La protesta dei lavoratori
Oltre 500 tra lavoratori Alitalia, del comparto aereo-aeroportuale e indotto, che hanno aderito allo sciopero nazionale di 4 ore indetto dalle 13 alle 17 da Cub Trasporti e Usb in difesa dell'occupazione e contro la precarizzazione del mondo del lavoro, hanno dato vita ad un presidio all'aeroporto di Fiumicino, davanti al Terminal 3.
Le motivazioni della manifestazione
Oltre che lamentare licenziamenti collettivi che, denunciano i sindacati, "sono già in atto in alcune compagnie aeree come Ernest, Blue Panorama, Norwegian, AirItaly e con il pericolo che altri se ne prospettino per Alitalia, handling, servizi e indotto", non sonostate risparmiate critiche al governo "per non aver messo in agenda la riforma del trasporto aereo e per il ritardo nell'approntare una riforma degli ammortizzatori sociali". Mal digerita è anche la politica di privatizzazione e liberalizzazione del comparto. Tra le richieste, quindi, "la proroga del blocco dei licenziamenti fino al termine della crisi causata dalla pandemia; un piano di emergenza che garantisca il lavoro e sostenga le aziende fino alla totale ripresa del traffico prevista entro il 2023; un piano di investimenti pubblici a sostegno della ripresa e l'avvio delle riforme di sistema attese da anni con al primo posto la tutela del lavoro e delle filiere produttive con regole uguali per tutti gli operatori".
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Il sindaco di Fiumicino: “La lotta si allarghi”
"La lotta non deve solo continuare ma allargarsi. Oltre ad Alitalia, tutto il comparto del trasporto aereo con le istituzioni locali deve fare compatto uno schieramento largo di lotta. L'Europa ci risponda su perché altre compagnie europee, già in crisi anche esse, hanno avuto cospicui aiuti e non deve averli Alitalia. Dobbiamo avere, come Paese, la forza e la capacità di portare una discussione serie a livello europeo, a livello politico ed istituzionale. Dobbiamo avere un cambio di rotta e vogliamo avere dignità per tutti", ha detto il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, intervenendo al presidio di oggi. Montino ha anche ribadito di attendere ancora una "convocazione come Istituzione locale da parte dei ministri competenti, da tempo invano richiesta".